Luca Zaia: «Papa Francesco ha ragione, la pace si fa con la diplomazia, i carri armati devono tornare negli hangar»

Sabato 18 Maggio 2024 di Franca Giansoldati
Zaia ha accolto il Papa all'Arena di Verona per l'incontro sulla pace

ll boato di dodicimila persone è trasformato in un'ovazione spontanea e incontenibile sul palco dell'Arena di Verona quando, davanti al Papa, si sono abbracciati due giovani imprenditori, uno israeliano e l'altro palestinese, Maoz ha perso i genitori uccisi da Hamas il 7 ottobre, Aziz un fratello nelle carceri israeliane tanti anni fa.

Ad applaudire questo abbraccio di speranza c'era anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, in prima fila con altre autorità. Pure lui teneva in mano il foulard bianco con la scritta pace distribuito ai partecipanti, alcuni dei quali lo sventolano ritmicamente come se fosse una bandiera. 

Governatore si è parlato tanto di Gaza ma praticamente niente dell'Ucraina, c'è un motivo secondo lei? 

«All'Arena c'è stato solo un messaggio di pace che vale per tutti ed è bellissimo. E' la riflessione a tutto tondo di cui si è fatto interprete il pontefice. A me personalmente piace rammentare Hemingway, il quale scriveva che la guerra è quel contesto in cui gli uomini peggiori mandano a morire gli uomini migliori. Ecco, io partirei proprio da questo assunto. Ci dobbiamo preoccupare degli uomini migliori».

Nei giorni scorsi a Verona, in uno dei tavoli della pace preparatori del summit, ha espresso in un documento forti valutazioni critiche sul governo e a proposito del mancato sostegno al decreto Zan sui diritti. Che ne pensa?

«Nei giorni scorsi ho avuto l'alluvione a cui pensare e non ho avuto tempo di sfogliare i giornali». 

Quale è il bilancio nelle terre alluvionate?

«Dico solo che stamattina, per fortuna, ci siamo alzati col sole. Ce l'ha portato il Papa. E' stata una calamità enorme: la piovosità registrata durante la grande alluvione del 2010 è caduta in poche ore. In sei ore ore per la precisione, praticamente la stessa quantità d'acqua della volta scorsa solo che tutta concentrata. Se non avessimo provveduto a rifare i bacini e non avessimo aperto 2400 cantieri in questi anni ci saremmo trovati davanti a un disastro ben maggiore. I danni, tuttavia, sono notevolissimi». 

All'Arena il Papa ha riflettuto sulle leadeship politiche e sul futuro comune. Tra poco ci saranno le elezioni europee: lei che previsioni fa?

«Spero che si possa avere una bella squadra di rappresentanti a Bruxelles, gente che si possa fare carico dei nostri valori e che investa realmente nella pace». 

Quando dice i “nostri” intende quelli della Lega?

«Parlo in generale. Penso sia utile ricordare che l'identità del nostro popolo sia pacifista, non di certo guerrafondaia, conosce bene la solidarietà. In Veneto soprattutto: una persona su cinque  fa volontariato. Si tratta, dunque, di una comunità che mostra la volontà di difendere valori comuni. Una società dalle profonde radici cristiane. Persino l'ateo all'interno della comunità veneta sa che vive in questo contesto». 

L'Ucraina non va aiutata a difendersi dall'aggressore?

«In passato ho fatto l'obiettore di coscienza. Di conseguenza penso che la diplomazia debba scendere in campo e i carri armati riportati negli hangar».

Il Papa sul palco tra le tante cose ha detto che il futuro dell'umanità non è nelle mani dei grandi leader, delle grandi potenze e delle élite. Ma nelle mani dei popoli...

«Un discorso esemplare. L'immagine iconica di oggi che rimarrà è quella di un Pontefice che ha abbracciato la Palestina e Israele e ha rappresentato bene cosa sia una arena di pace». 

Però si è parlato pochissimo di Ucraina...

«Ma si è parlato di pace. Le guerre che abbiamo in corso nel mondo sono decine come sappiamo. E oggettivamente se parli di Ucraina poi si finisce per non parlare del Medio Oriente o di altri conflitti in corso. E' stata probabilmente la scelta giusta perché nel mondo ci sono sessanta conflitti».

A proposito di conflitti, come sta andando il suo rapporto con Salvini?

«Sono venuto all'Arena della pace e per oggi non voglio parlare di politica. Ma non c'è alcun conflitto». 

Ultimo aggiornamento: 17:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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