
Toyota, c'è la multitecnologia. Il più grande costruttore del mondo segue ben sei percorsi per la decarbonizzazione

Wrc, Tänak (Hyundai) in testa al Rally del Portogallo davanti a tre Toyota: Ogier è secondo a soli 7''

Toyota presenta la variate Touring del nuovo Suv elettrico bZ4X: l’avventura si estende alla famiglia

Wrc, Evans (Toyota) subito in testa in Portogallo sul compagno di squadra Ogier. Poi la Hyundai di Tänak
Per Toyota è scattata l’ora dell’elettrico e da qui alla fine del 2026 presenterà 6 modelli ad emissioni zero, tre dei quali li troveremo dal concessionario già alla fine dell’anno. Due li conosciamo e sono l’Urban Cruiser, presentata al Salone di Bruxelles, e la bZ4X, arrivata al restyling di mezza vita con modifiche più di sostanza che di forma, mentre la terza è l’inedita C-HR+. Un’accelerazione decisa per un gruppo che anche per il 2024 è numero uno al mondo ed è un gigante in Europa (oltre 1,2 milioni di unità, +4%) dove costruisce il 77% di quello che vende e il 74% è elettrificato.
La parola d’ordine è però “Multipath” ovvero stesso obiettivo – la decarbonizzazione – ma seguendo sei percorsi tecnologici. Tra questi sono compresi i carburanti neutrali (bio e sintetici), che Toyota già utilizza nelle competizioni vincendo nel WEC, nel WRC e alla Dakar, e l’idrogeno come combustibile con il quale la casa giapponese corre già in Giappone e sta preparando un prototipo destinato alla 24 Ore di Le Mans. Poi ci sono il già citato elettrico, il fuel cell a idrogeno e il cavallo di battaglia del full-hybrid più l’ibrido plug-in che è l’inattesa arma della C-HR in Italia dove il 56% delle unità targate nei primi due mesi sono con l’ibrido alla spina.
E proprio lei avrà presto compagnia. Si chiama C-HR+ e non è la sua versione elettrica, ma un modello completamente nuovo, come si capisce dalla lunghezza (4,52 metri, 14 cm) e dal passo (2,75 metri, +15 cm), dunque più abitabilità, ma sempre con uno stile da Suv coupé e un sistema di denominazione diverso che mette insieme nomi già conosciuti con un “plus” in più. La C-HR+ ha due batterie: una da 57,7 kWh con motore da 123 kW ed un’altra da 77 kWh con potenza da 165 kW e 600 km di autonomia o bimotore a trazione integrale da 252 kW e uno 0-100 km/h in 5,2 s.
La base tecnica è la stessa piattaforma nativa elettrica e-TNGA della bZ4X che, a 3 anni dal lancio coglie l’occasione per rinnovarsi condividendo con la nuova sorellina praticamente tutto, anche i nuovi motori, gli inverter al carburo di silicio, il nuovo sistema di gestione termica della batteria che accorcia il tempo di ricarica di mezz’ora e il caricatore in corrente alternata fino a 22 kW. Solo la batteria più grande è leggermente più piccola (73,1 kWh) per un’autonomia di 573 km e, comune a tutte le Toyota elettriche, la garanzia di un’efficienza di almeno il 70% per 10 anni e fino a un milione di km, a patto di fare almeno un controllo annuale presso la rete di assistenza ufficiale. La terza elettrica è la Urban Cruiser, Suv lungo 4,28 metri e costruito insieme a Suzuki. Ci sarà una versione con batteria da 49 kWh con 106 kW e due con accumulatore da 61 kW: una da 128 kW con 400 km di autonomia e una bimotore a trazione integrale da 135 kW.
Ma non è finita qui. Ci sono in rampa di lancio altre tre elettriche: sono un pick-up e due Suv tra cui la Land Cruiser il cui stile è già stato mostrato con un concept, senza contare la minicar ipotizzata dalla FT-Me. E poi ci sono la RAV4 e la Corolla che hanno i loro anni, la GR86 che ci ha già detto addio e la Supra sta per farlo con la A90 Edition con un motore nel cofano da 441 cv (101 cv in più) e un assetto e un’aerodinamica derivati dalla macchina che corre nei campionati GT4. Per le sportive stradali, la GR Yaris continua ad essere un instant classic da tutto esaurito ogni volta che viene messa in vendita una nuova serie speciale. La prossima potrebbe essere la Aero Package, con aerodinamica studiata per la pista e con la quale il Gazoo Racing tornerà alla 24 Ore del Nürburgring avendo al volante Akio “Morizo” Toyoda. E nella pancia di un’altra Yaris sperimentale c’è il futuro delle Toyota sportive, e non solo: è la M concept con motore centrale 2 litri che appartiene ad una nuova famiglia che comprende anche un 1.5 e può bruciare benzina, biocarburanti, e-fuel e idrogeno. Avrà circa 400 cv e oltre 600 cv nelle versioni da corsa ed è pronto anche per l’ibrido.