Il frontale del nuovo DR 5 esposto al recente Motor Show di Bologna

Dr torna alla carica con programmi ambiziosi e una gamma di crossover tutta nuova

di Sergio Troise
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BOLOGNA - Toh chi si rivede! Al recente Motor Show è tornata la DR, la piccola azienda di Isernia data per dispersa dopo le vicissitudini seguite al mancato accordo per l’acquisizione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. In passerella sono stati esposti tre nuovi crossover, Dr3, Dr4 e Dr6, la quinta serie del Suv Dr5, oltre alla versione WR della citycar DR0, che ha preso il posto della Dr1 come entry level della gamma.

Dieci anni da raccontare. Forte di un’intesa con i cinesi di Chery (costruzione base in Cina, assemblaggio finale a Isernia), Dr aveva debuttato con grandi ambizioni giusto dieci anni fa, presentandosi al Motor Show 2006 con propositi bellicosi. Non disponeva di una rete di vendita, esponeva i suoi prodotti nei supermercati, poi piano piano spuntò qualche concessionaria e qualche presenza nelle rivendite plurimarche. Ma prima la crisi del mercato, poi il forte indebitamento, infine il colpo di grazie del governo Monti (contrario a dare credito al piano per Termini Imerese) hanno soffocato ogni ambizione. Appena 15.000 unità vendute in dieci anni. Ce n’era abbastanza per dire basta. E invece, dal Motor Show 2016 riparte in pompa magna l’avventura di Massimo Di Risio, temerario imprenditore che con le sue iniziali dà nome alla propria azienda.

Il ruolo dei cinesi. Come è stato possibile ripartire dopo tante difficoltà? «Grazie al supporto dei nostri partner cinesi abbiamo potuto superare le difficoltà successive alla vicenda Termini Imerese, dalla quale siamo usciti massacrati» ha spiegato Di Risio, ricostruendo le ultime, scabrose vicende.

Le scelte della politica. «Dopo essere stati coinvolti nel progetto dal ministero dello Sviluppo Economico nel 2010 e dopo due anni di lunghe trattative, in cui abbiamo ottenuto i consensi di tutti i soggetti coinvolti, Regione Sicilia, sindacati e forza lavoro, il nostro piano – racconta Di Risio - è stato messo da parte dal governo Monti, subentrato nel 2012 a Berlusconi. Intanto nel corso delle trattative, in attesa di trasferire la produzione in Sicilia, la nostra azienda era praticamente rimasta ferma. Abbiamo perso circa un milione di euro al mese ed alla fine questo sacrificio non solo è risultato vano ma ci è costato caro. Credo che sia stato un grandissimo errore non portare avanti il nostro progetto. Per noi, per il Paese e soprattutto per le tante persone rimaste senza lavoro».

Formula restart. «Siamo dovuti ripartire da zero - dice ancora l’imprenditore molisano - ma ce l’abbiamo fatta. Da oggi siamo di nuovo in pista, e non solo con Chery, ma anche con Jac, altro colosso automobilistico cinese, che nel 2015 ha prodotto circa mezzo milione di automobili, di cui 350.000 per il mercato interno. Da questa collaborazione è nata la Dr4, crossover compatto di cui abbiamo realizzato, per ora, solo un prototipo preserie, ma l’auto arriverà entro la metà del 2017. Intanto andiamo avanti con Dr0, Dr3, Dr5 e Dr6. Le auto arrivano via nave dalla Cina e vengono completate nel nostro stabilimento di Isernia, dove al momento lavorano circa cento dipendenti. Montiamo alcuni dettagli di stile e personalizziamo gli interni, che ci vengono forniti da un’azienda di Modena».

Ambizioni e preventivi. Con quali possibilità tornate sul mercato? «Crediamo di poter fare meglio rispetto allo 0,25% di quota raggiunto in passato – dice ancora il numero uno dell’azienda molisana - anche se non siamo obbligati a dover raggiungere a tutti i costi determinati volumi. La nostra ambizione è di raggiungere una quota del 2% del mercato anche attraverso un’espansione della nostra rete di vendita, che al momento conta 60 concessionari. Puntiamo a raddoppiarli in breve tempo».

La nuova gamma. Dr ha occupato un grande stand del redivivo Motor Show di Bologna, e ha suscita non poca curiosità tra i visitatori, vuoi per il bell’aspetto delle auto («io stesso collaboro a definire lo stile» rivela Di Risio) vuoi per l’aggressività dei listini: si va infatti da un minimo di 7980 euro (per la Dr0) ad un massimo di 19.980 euro (per la Dr6 con motore 2.0 litri da 137 cavalli). Prezzi molto competitivi, considerando che l’intera gamma è proposta full optional.

Motori a benzina e a gas. A fare da apripista sul mercato 2017 sarà la quinta versione del cavallo di battaglia di Dr, la Dr5, cui seguiranno i crossover Dr3, Dr4 e Dr6. Tutti i modelli saranno disponibili con motori 4 cilindri a benzina o bi-fuel, Gpl o metano, con cambio manuale o automatico Cvt. Il partner per la fornitura degli impianti a gas continuerà ad essere BRC, con cui Dr ha consolidato una collaborazione decennale.

Crossover per tutti. La scommessa della rinata Dr è tutta concentrata sui crossover: dalla Dr0 alla Dr6, ce ne sarà per tutti i gusti, come l’esposizione al Motor Show ha ben illustrato. La piccola entry level Dr0 sostituisce in pratica la Dr1, segnalandosi per le dimensioni da citycar (poco più di 3,5 metri) e, soprattutto, per il prezzo ultra light: 7.980 euro. Certo, la piccola citycar rimane un prodotto made in Cina e non bisogna aspettarsi né qualità eccelsa nei materiali né finiture da categoria premium, tuttavia può oggettivamente rappresentare una alternativa low cost nel panorama delle piccole auto da città, senza troppe pretese e senza eccessive ambizioni.

Piccola già disponibile. La Dr0 è l’unico modello della gamma sino-molisana già commercializzato. Con motore 1,0 litri costa, come detto, 7.980 euro; ma al Motor Show è stata presentata una versione speciale, denominata WR, che costa 2000 euro in più 9.980 euro), disponendo di alcune particolarità come la verniciatura bicolore, l’assetto ribassato, i vetri oscurati e il navigatore di serie.

A febbraio si riparte dalla Dr5. Se tutto andrà secondo i piani annunciati a Bologna, a fine gennaio 2017 sarà disponibile la Dr5 EVO, ovvero la quinta serie, riveduta e corretta, della prima Dr assemblata tra Cina e Molise. Motorizzata con un 1600 a doppia fasatura variabile da 126 cv, conserva forme e aspetto (un po’ datati) della veterana del marchio, ma il restyling è stata profondo e molto cambia anche nei contenuti.

Dotazioni complete. Ora la Dr5 è equipaggiata con tutto ciò che serve in materia di sicurezza attiva (Abs, Ebd, Asr, Hill Holder), c’è l’ESP disinseribile e, in materia di sicurezza passiva, non mancano dotazioni come 4 airbag frontali e laterali, attacchi Isofix di serie, telecamera posteriore, il sistema di monitoraggio automatico della pressione pneumatici. Importanti novità anche per ciò che concerne l’infotainment, grazie ad un sistema audio/video con ingresso USB, Bluethoot, CCS (Car Connectivity System), che permette di replicare e di interagire con molte funzioni del proprio smartphone attraverso il monitor touch screen, tra cui anche le applicazioni per la navigazione. Ovviamente c’è la radio e, a beneficio del comfort, non mancano aria condizionata e tetto apribile.

Limited Edition. Il tutto viene proposto a 17.980 euro, ma in occasione del Motor Show Dr ha previsto anche una Limited Edition del modello uscente, denominata Dr5 Anniversary, con navigatore di serie e vernice opaca, che costa 3.000 euro in meno (14.980) per chi la ordina online.

A marzo sarà il turno della Dr3. Crossover compatto, misura 4,2 metri in lunghezza, per una larghezza di 1,76 e altezza di 1,57. Si distingue per uno stile moderno, accattivante, molto diverso da quello della Dr5. Anche in questo caso dotazioni di serie ultracomplete, comprensive di plus come il tetto apribile. Sotto al cofano un motore 4 cilindri 1.4 da 109 cv. Prezzo: 14.980 euro.

A giugno la Dr4. Leggermente più grande della Dr3 (4,32x1,76x1,64) e con motore 1.6 da 120 cv, per ora è soltanto un prototipo tutto da scoprire. Ma in casa Dr assicurano che entro metà anno sarà pronta e disponibile sul mercato. L’origine resta cinese, ma a differenza delle altre Dr non è realizzata in collaborazione con Chery, ma con Jac. Già annunciato il prezzo: costerà 15.980 euro.

Un’ammiraglia per l’estate. Entro l’estate arriverà anche la Dr6, nuovo top di gamma Dr. Esposta in anteprima al Motor Show, si è fatta ammirare per un design decisamente piacevole, in grado di mixare al meglio sportività e versatilità tipica dei crossover. Le dimensioni sono abbastanza importanti (lunghezza 4,5 metri, larghezza 1,84, altezza 1,74 mt) e le dotazioni, come per le altre Dr, ultracomplete. Motorizzata con un 2.0 litri da 137 cv, verrà proposta a 19.980 euro.
 

 

 

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Mercoledì 18 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 21-01-2017 09:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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