La Cadillac di Alex Lynn

24 Ore di Le Mans: Cadillac fa la storia con Alex Lynn nella Hyperpole, Mattia Drudi domina in LMGT3

di Michele Montesano
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LE MANS – Sotto un cielo infuocato dal tramonto, la Hyperpole della 24 Ore di Le Mans ha scritto una pagina memorabile nella storia del motorsport. La firma, questa volta, è quella di Cadillac. Il costruttore americano ha centrato la prima pole position della propria storia nella classica francese grazie ad Alex Lynn, autore di un giro perfetto che ha chiuso la sessione con il tempo di 3’23”166. Una prestazione che non solo ha consegnato la prima casella in griglia alla V-Series.R, ma ha anche sancito il dominio Cadillac con Earl Bamber subito alle sue spalle, staccato di appena 167 millesimi.

Il risultato è il frutto di una strategia impeccabile orchestrata dal Team Jota, che ha saputo gestire al meglio le fasi concitate della sessione finale. A rendere ancora più affascinante il quadro è stato il duello a distanza con la Porsche ufficiale, terza con Mathieu Jaminet, già in evidenza nelle terze prove libere. La 963 LMDh ha confermato la propria competitività ma non è riuscita a contrastare lo strapotere Cadillac. Per il team Penske, la sessione è iniziata nel peggiore dei modi con Julien Andlauer rientrato ai box senza una ruota posteriore destra, fortunatamente senza riportare grossi danni.

BMW ha confermato il passo mostrato nei test, ma non è bastato. Dries Vanthoor, velocissimo sul giro secco, ha fermato il cronometro in quarta posizione, subito davanti la Porsche di Nick Tandy e alla seconda BMW affidata a Sheldon van der Linde. Il colpo d’occhio della griglia ha raccontato però di una Ferrari sottotono: Antonio Fuoco ha portato la migliore delle 499P al settimo posto, pagando oltre un secondo rispetto alla pole. La delusione è stata amplificata dall’uscita prematura di Alessandro Pier Guidi e Yifei Ye, eliminati nella prima parte della Hyperpole e lontani dalla zona calda della classifica.

Completano la top-10 Felipe Drugovich, sulla Cadillac, Frederic Makowiecki, con la Alpine A424 LMDh, e Sebastien Buemi sulla Toyota, rimasto senza tempo utile dopo un’escursione a Mulsanne. L’elenco degli esclusi di lusso è lungo: oltre alle due Ferrari ufficiali, fuori dai giochi anche Paul-Loup Chatin con l’Alpine, Ricky Taylor sulla Cadillac e Marco Sørensen, fanalino di coda tra le Hypercar con la Aston Martin Valkyrie.

La categoria LMP2 ha regalato un altro finale al cardiopalma. Dopo aver superato il primo taglio con Clement Novalak, il team TDS Racing ha affidato il volante a Mathias Beche per la seconda parte della sessione. Lo svizzero non ha deluso e proprio sotto la bandiera a scacchi ha siglato la pole con un ottimo 3’35”062, risultando anche il migliore della classe ProAm. L’Inter Europol Competition ha sfiorato la vetta con Tom Dillmann, secondo a meno di tre decimi, mentre Louis Deletraz, tra i protagonisti della qualifica di ieri, ha dovuto accontentarsi del terzo posto.

Alle loro spalle, il gruppo degli inseguitori è stato aperto dalle due Oreca 07 del team United Autosports con Ben Hanley e Pietro Fittipaldi, seguiti da Tom Blomqvist che ha portato al sesto posto il prototipo del CLX Pure Rxcing. Il team AF Corse ha piazzato Mathieu Vaxiviere al settimo posto, davanti alla vettura del RLR M Sport. Non sono riusciti a qualificarsi per la fase finale dell’Hyperpole i prototipi dell’Algarve Pro Racing, dell’Idec Sport e del VDS Panis Racing.

Il tricolore ha sventolato con forza in LMGT3. È stato Mattia Drudi a mettere tutti in riga con un giro perfetto al volante della Aston Martin Vantage GT3 gestita da Heart of Racing. Al debutto assoluto nella 24 Ore di Le Mans, il giovane riminese ha sorpreso tutti con un crono di 3’52”789 che gli ha consegnato la pole position. Dietro di lui, la Ferrari 296 GT3 di Alessio Rovera ha confermato la competitività dell’equipaggio. AF Corse, mentre il terzo posto è stato conquistato da un convincente Valentino Rossi. Il nove volte campione del motomondiale, oggi pilota Silver nelle quattro ruote, ha completato un giro preciso al volante della BMW M4 GT3 portata in pista dal team WRT, dimostrando ancora una volta di poter competere ai massimi livelli anche tra i professionisti.

Il risultato del “Dottore” ha avuto un peso specifico importante se si considera che ha messo dietro una pattuglia di piloti Platinum, a partire da Maxime Martin su Mercedes AMG GT3 e Richard Lietz sulla Porsche del Manthey EMA. Rui Andrade, anch’egli Silver, ha ben figurato con il sesto tempo al volante della Aston Martin del team TF Sport. Più indietro la McLaren 720S guidata da Marino Sato e la Lexus RC F GT3 di Jack Hawksworth, completano la lista degli otto protagonisti della sessione finale.

Fuori dalla contesa per la pole, Chris Froggatt con la Ferrari di Tempesta Racing è stato il primo degli esclusi, seguito da Giammarco Levorato su Ford Mustang e da Sebastien Baud con la McLaren. Amaro epilogo invece per Francesco Castellacci, finito nella ghiaia subito dopo l’inizio della sessione e causa della bandiera rossa che ha temporaneamente interrotto la Hyperpole.

FIA WEC – 24 Ore di Le Mans: Hyperpole 1 Hypercar Hyperpole 2 Hypercar Hyperpole 1 LMP2 LMGT3 Hyperpole 2 LMP2 LMGT3

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venerdì 13 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 10:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA