Sono instancabili gli uomini di Liberty Media. Dopo essere riusciti a costruire un calendario importante, nonostante il Covid-19, per poter svolgere la stagione 2020 del Mondiale F1, con l'inserimento di nuovi circuiti come Mugello, Imola, Portimao, Istanbul, Nurburgring, per rimpiazzare Paesi in cui era impossibile andare per via della pandemia, Chase Carey e compagnia hanno già disegnato una bozza del calendario 2021. "Stiamo completando le date per il prossimo anno", ha dichiarato la scorsa Carey, amministratore delegato della Formula 1 che a breve lascerà tale ruolo a Stefano Domenicali. I Gran Premi 2021 dovrebbero essere 22, forse anche 23. Forse addirittura 23. La prima gara sarà, come da tradizione, in Australia, a Melbourne, dove lo scorso marzo il GP saltò poco prima dell'avvio delle prove libere perché alcuni membri del team McLaren risultarono contagiati.
La novità potrebbe essere rappresentata dall'ingresso nel calendario dell'Arabia Saudita, patria del colosso petrolifero Aramco che è diventato uno dei principali sponsor del Circus. A Qiddiyah si lavora per costruire un mega-impianto da inaugurare nel 2023, ma nel frattempo si utilizzerebbe un tracciato cittadino a Jeddah. Ci dovrebbero essere Olanda e Vietnam, che quest'anno hanno dovuto rinviare il rispettivo ritorno e debutto, in bilico la Spagna (va firmato un nuovo contratto) e il Brasile: Interlagos è andata in scadenza e Carey per il futuro vuole portare la F1 a Rio de Janeiro. Le piste subentrate quest'anno una tantum, il nostro Mugello, il Nubrurgring, Portimao e Istanbul, potrebbero rimanere in elenco come riserve, qualora fosse necessario un cambio di piani per la situazione sanitaria.
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