La Alpine Renault di Gasly

L'Alpine Renault non fa il salto di qualità, a Gasly e Ocon non resta che aspettare gli sviluppi

di Massimo Costa
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C'era una volta... Iniziano così le fiabe e tale incipt si addice perfettamente alla lunga storia che lega la Renault alla F1. Sia come team sia come motorista. E sì, perché il costruttore francese in F1 ha vinto tanto tra mondiali e Gran Premi, ma da quando è partita l'era ibrida, a imporsi sono state Mercedes e Honda mentre Renault non l'ha più azzeccata. Tanto meno da quando si è presentata anche come squadra, anno 2016. Le aspettative erano ben diverse e almeno dal 2020-2021 le intenzioni erano quelle di poter competere ad armi pari con Red Bull, Mercedes e Ferrari. Ma la realtà è stata ben diversa e la Renault, dal 2021 il cambio di nome in Alpine, non riesce a fare quel salto in avanti che le consenta di inserirsi tra i top team.

E dire che l'avventura era iniziata in crescendo: nona nel 2016 nella classifica costruttori, settima nel 2017, quarta nel 2018. Ma da quel momento, Renault si è plafonata in quella posizione, o un gradino sotto. Quinta nel 2019, 2020 e 2021, quarta nel 2022. Sempre giù dal podio insomma. E anche quest'anno le cose non saranno molto diverse. Alla Casa francese va sempre riconosciuto il grande merito di impegnarsi costantemente non solo in F1, ma anche nel motorsport di base avendo per anni e anni costruito talenti nella sua Formula Renault, oggi nota come Formula Regional European by Alpine. Ha creato le proprie Academy, ha lanciato giovani nel motorsport, ma in F1 gli ultimi successi conseguiti sono quelli firmati come motorista assieme alla Red Bull e come team quella vittoria solitaria di Esteban Ocon nel pazzo GP di Ungheria del 2021.

Dal 2016, nel team Renault sono passati piloti di talento come Kevin Magnussen, Nico Hulkenberg, Carlos Sainz, Daniel Ricciardo, Fernando Alonso, Esteban Ocon e infine Pierre Gasly, ma i risultati sono sempre uguali. Per la stagione 2023, l'attenzione sul team Alpine è cresciuta notevolmente in Francia per la presenza di due piloti nazionali come Ocon e Gasly. Ma nei primi due Gran Premi, il miglior piazzamento è stato l'ottavo posto di Ocon a Jeddah, seguito al traguardo da Gasly, nono. A Sakhir, l'ex pilota Alpha Tauri aveva concluso nono, Ocon si era ritirato. La nota positiva a Jeddah è rappresentata dalla qualifica, con entrambe le Alpine entrate nel Q3. Ma alla fine, per recitare soltanto un ruolo da comprimari. 

Dopo due Gran Premi, i punti conquistati dall'Alpine, quinta in classfiica, sono soltanto 8, quattro in più della Sauber-Ferrari, ma 18 in meno della Ferrari, 30 in meno della Aston Martin. Decisamente troppo poco. "Al momento non siamo dove vorremmo essere", ha spiegato onestamente Ocon. "Ma per tutto l'arco della stagione avremo degli sviluppi, già programmati, e quindi ci auguriamo di poter raggiungere le vetture che ci precedono in classifica" . Non troppo allegro Gasly: "Mi aspettavo di essere più vicino alle Ferrari o alle Mercedes. A Jeddah io ed Esteban eravamo in una sorta di terra di nessuno. Lontano da quelli davanti, con un buon vantaggio su chi ci seguiva. Vogliamo sicuramente di più".

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Sabato 25 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 27-03-2023 15:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA