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INGOLSTADT – Addio al World Endurance Chanpionship (WEC), il campionato automobilistico della FIA di “resistenza”. La decisione di Audi era nell'aria, ma il costruttore l'ha confermata solo questa mattina dopo che Rupert Stadler, numero uno del marchio, l'ha comunicata ai collaboratori. La 24 Ore di Le Mans dello scorso giugno sarà stata, almeno fino alla prossima revisione dei piani, l'ultima di una quasi ventennale presenza.
Audi ha deciso di puntare sulla Formula E, la serie riservata alle monoposto elettriche, dove l'anno scorso ha sfiorato il titolo piloti con Lucas Di Grassi e dove è impegnata al fianco di Schaeffler ed ABT, ma dove sarà sempre più coinvolta anche nello sviluppo. La nuova strategia è stata ufficializzata ai 300 collaboratori della divisione motorsport. L'obiettivo è quello di investire sui progetti che contribuiscono a mantenere competitiva Audi (anche perché nel WEC è già impegnato con successo un altro marchio del gruppo, Porsche). Le stesse competenze del personale che lavora a Neuburg e Neckersulm verranno impiegate non solo nell'attività agonistica, ma anche nello sviluppo dei modelli di serie.
Audi sarà sempre più elettrica e pertanto la pista sarà non solo il banco di prova, ma anche la vetrina della tecnologia a zero emissioni. Con la stagione 2017/2018, anticipando di qualche mese il debutto della prima auto elettrica di serie con le insegne dei Quattro Anelli, Audi dovrebbe gareggiare come team ufficiale in Formula E. Stadler ha confermato l'impegno nel DTM, serie in cui ha appena vinto il titolo costruttori e team e dove presenterà l'anno prossimo l'erede della versione da competizione della RS 5.
Audi non ha ancora sciolto le riserve per quanto riguarda il FIA Rallycross Championship (WRX), lo spettacolare circuito per auto dopate (600 cavalli di potenza) nel quale Mattias Ekström ha vinto l'alloro iridato al volante di una S1 RX quattro schierata dalla scuderia EKS. Il costruttore sta valutando se estendere l'impegno o se continuare ad “appoggiarsi” al team privato scandinavo. Anche nel Rallycross l'elettrificazione è uno degli argomenti all'ordine del giorno.
Con l'addio al WEC ed a Le Mans gli appassionati perdono un punto di riferimento che li ha accompagnati gli ultimi 18 anni. Audi ha vinto 13 volte la 24 Ore segnando anche tappe storiche: nel 2001 si è affermata con la prima auto alimentata da un motore TFSI, nel 2006 con il primo bolide con propulsore TDI e nel 2012 con la prima sportiva ibrida di serie. I numeri, sintetizzati dallo stesso costruttore, parlano chiaro: nella classe LMP Audi ha corso 185 volte conquistando 106 successi, 80 pole e 94 giri veloci. Con la R18 e-tron, Audi ha anche vinto due volte il mondiale WEC.