Nella foto, il presidente FIA Mohammad Bin Sulayem

Il caso budget cap: si va per un accordo "amichevole" tra FIA e Red Bull, ma è tensione tra Horner e Bin Sulayem

di Massimo Costa
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Era attesa una conferenza stampa di Christian Horner, team principal Red Bull, nella mattinata di Austin. Ma secondo le ultime informazioni, questa sarebbe stata rinviata. Cosa sta accadendo in Texas? L'argomento è ovviamente il budget cap e su come la FIA interverrà per sanzionare la Red Bull, che non ha rispettato il limite della cifra imposta di 145 milioni di dollari per la stagione 2021. Da più parti si attende una risposta dura della Federazione, ma le prime indiscrezioni raccontano di una sorta di compromesso amichevole tra le parti.

Per evitare di ricevere una penalità punti che porterebbe alla perdita della conquista del Mondiale piloti 2021, la Red Bull avrebbe accettato un taglio al budget cap del prossimo anno, si parla di 135 milioni anziché 145, e una limitazione dei test sia in pista sia in galleria del vento. Questa sorta di accordo, eviterebbe alla Red Bull di venire giudicata dall'Adjudication Panel, commissione composta da specialisti indipendenti, ma anche da cinque rappresentanti dei team di F1. Una commissione che, si dice, avrebbe agito con durezza togliendo i punti, e quindi il titolo piloti, del Mondiale 2021.

Il presidente FIA Mohammed Bin Sulayem, sarebbe quindi giunto al compromesso con Horner, anche per evitare l'esito che sarebbe certamente clamoroso della cancellazione del titolo vinto da Max Verstappen lo scorso anno. Ma Bin Sulayem, avrebbe chiesto a Horner di raccontare al mondo intero di quanto la Red Bull abbia sforato il budget cap. Una pubblica "vergogna" che però il team principal inglese non sembra volere affrontare. È tensione tra FIA e Red Bull.

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Venerdì 21 Ottobre 2022 - Ultimo aggiornamento: 18-11-2022 13:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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