La Toyota Gr010 Hybrid

Cinque hypercar alla 24h di Le Mans, due Toyota, due Glickenhaus e una Alpine. A parte Nakajima, in gara gli stessi piloti del 2021

di Mattia Eccheli
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LE MANS – Un titolo per quindici. A meno di clamorose sorprese, saranno come sempre i piloti della classe regina, quella delle Hypercar (in precedenza Lmp1), a contendersi la vittoria assoluta alla 24h di Le Mans, che quest'anno si corre per la novantesima volta (11 e 12 giugno). La sfida sarà fra i cinque bolidi che avevano animato anche la prova di endurance dello scorso anno: due Toyota Gr010 Hybrid, due Glickhaus 007 e una Alpine A480 Gibson.

L'apertura dello scorso anno degli organizzatori, che con la definizione Hypercar ha permesso non solo l'iscrizione delle vetture appartenenti alla classe Lmh, ma anche alla americana Lmdh, è stata accolta bene dei costruttori, che sono destinati ad aumentare con la prossima stagione con gli arrivi di Audi, Ferrari, Peugeot e Porsche. I prototipi, dei veri e propri laboratori tecnologici, sono riservati ai soli piloti professionisti. Per contenere i costi, è stato introdotto un tetto alle spese, ridotte dell'80%.

Le hypercar possono essere ibride, come nel caso di Toyota, o meno, come nel caso della Alpine della Glickenhaus. Tutte hanno in comune gli pneumatici, che sono Michelin, e la potenza massima di 500 kW, ossia 680 cavalli, con un peso minimo di 1.030 chilogrammi, ma il regolamento prevede bilanciamenti a seconda delle caratteristiche delle vetture per uniformarne le prestazioni.

La Alpine A480 Gibson equipaggiata con un motore a 8 cilindri a V da 4.5 litri la cui potenza è stata ridotta a 634 cavalli per effetto delle compensazioni (il peso è 900 kg) è la più compatta delle hypercar con 4,65 metri di lunghezza, 2,9 di passo, 2 di larghezza e 1,05 di altezza. Il bolide americano alimentato da un biturbo V8 da 3.4 litri misura invece 5 metri di lunghezza con un passo di 3,15, mentre la Toyota è larga 2 metri come le rivali, ma si ferma a 4,9 di lunghezza e in altezza arriva a 1,15. Il prototipo nipponico è spinto da un sistema che abbina un V6 a doppia sovralimentazione da 3.5 litri abbinato a due unità elettriche.

Con una sola eccezione, sul circuito de La Sarthe - 13,626 chilometri che comprendono anche strade fuori dalla pista – si sfideranno gli stessi piloti dello scorso anno. I campioni uscenti Mike Conway, Kamui Kobayashi e Josè Maria Lopez sono stati confermati da Toyota, che sull'altra vettura, seconda nel 2021, ha sostituito Kazui Nakajima (che si è ritirato) con il connzionale Ryo Hirakawa che condividerà l'abitacolo con Sébastien Buemi (primo nel 2020, nel 2019 e nel 2018) e con Brendon Hartley (vincitore nel 2020 e nel 2017). La Alpine ha ribadito la fiducia a André Negrão, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxiviere, terzi lo scorso anno, così come la Glickenhaus si è affidata ancora agli stessi piloti, pur modificando gli equipaggi. Con Olivier Pla e Felipe Derani (quarti nel 2021) correrà Romain Dumas (quinto un anno fa), mentre Franck Mailleux affiancherà i quinti della scorsa edizione Ryan Briscoe e Richard Westbrook.

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Sabato 4 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 05-06-2022 15:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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