Le due Toyota in testa a Sebring

Doppietta Toyota nella 1000 km di Sebring, buon debutto della Ferrari, terza davanti a Cadillac e Porsche

di Massimo Costa
  • condividi l'articolo

La 1000 Miglia di Sebring, primo appuntamento 2023 del campionato Mondiale Endurance, è stata dominata dalla Toyota. Vittoria decisamente meritata per il team nipponico che, sul tracciato della Florida, ha mostrato una superiorità tecnica e strategica contro avversari ben più blasonati rispetto al recente passato. La maggior esperienza, un team ben amalgamato e affiatato, oltre a una vettura affidabile e gentile sugli pneumatici ha fatto la differenza. A tagliare per prima il traguardo è stata la Toyota GR010 Hybrid di Mike Conway, Kamui Kobayashi e Josè Maria Lopez, seguita dalla gemella dei campioni in carica Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa. Terzo posto al debutto per la Ferrari 499P di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen.

Fatta eccezione per i primi giri, le due Toyota hanno affrontato tutta la 1000 Miglia saldamente in testa. Dopo aver conquistato il comando della gara, a seguito della sosta ai box della Ferrari del poleman Fuoco, le GR010 Hybrid hanno immediatamente preso il largo. Approfittando dell’ingresso della safety car, il muretto box AF Corse ha richiamato le due 499P per effettuare una sosta fuori sequenza. Infatti gran parte della prima ora è stata neutralizzata a causa dell’incidente che ha visto protagonista Luis Perez Companc. Dopo solo 5 giri, l’argentino ha perso il posteriore della sua 488 GTE sui dossi di curva uno sbattendo contro le barriere per poi ribaltarsi.

La mossa strategica della Ferrari però, non ha dato i suoi frutti. Fuoco è stato sanzionato con un drive through, per aver sorpassato una vettura prima di attraversare la safety-car line al restart, mentre una sosta troppo lenta ha rallentato la corsa di Alessandro Pier Guidi. La lotta per la vittoria assoluta si è quindi ristretta alle due LMH nipponiche, con le Ferrari costrette a combattere contro le Porsche riproponendo un dualismo d’altri tempi. Viaggiando su strategie differenti, ci sono stati diversi cambi di posizione fra le LMH del Cavallino Rampante e le LMDh di Stoccarda. Inoltre l’usura degli pneumatici ha creato non pochi grattacapi sia sul versante Ferrari che su quello Porsche.

Con la temperatura dell’asfalto più fresca il passo gara delle 499P è nettamente migliorato, tanto che Fuoco è riuscito ad allungare sulle 963 LMDh. Più attardato Pier Guidi che, nel tentativo di recuperare terreno nei confronti della Porsche, ha esagerato in fase di doppiaggio. L’italiano ha toccato la Ferrari 488 GTE di Francesco Castellacci finendo in testacoda per poi scontrarsi contro l’incolpevole Porsche 911 RSR di Gunnar Jeannette che stava impostando curva 16. Pier Guidi, sanzionato di 10” per la manovra, ha riportato la 499P ai box con il retrotreno completamente rovinato e la posteriore sinistra dechappata. Solamente il grande lavoro dei meccanici AF Corse ha permesso alla numero 51 di tornare in pista e chiudere la gara al settimo posto di classe, nonchè quindicesimo assoluto.

Grazie al gradino più basso del podio, seppure con due giri di scarto dalle Toyota, in Ferrari possono ritenersi più che soddisfatti del debutto della 499P. A rallentare la marcia della rossa numero 50, oltre al drive through, c’è da sommare anche una penalità di 5” per aver commesso un’infrazione ai box. Gran parte del merito va dato anche a Fuoco, bravo a gestire la rimonta della Cadillac nell’ultima ora. Proprio il fattore campo ha giocato un ruolo fondamentale per la LMDh americana. Il Chip Ganassi Racing, che gestisce in pista la V Series.R, conosce alla perfezione il tracciato di Sebring e i risultati si sono visti sulla distanza. L’affidabilità del motore e della meccanica, oltre al telaio Dallara sempre gentile con gli pneumatici, hanno favorito l’equipaggio composto da Earl Bamber, Richard Westbrook e Alex Lynn.

Bicchiere mezzo pieno per la Porsche che si è riscattata dopo la debacle della 24 Ore di Daytona. Le 963 si sono dimostrate finalmente affidabili, tuttavia a mancare sono state la consistenza e la velocità. Il terzetto Kevin Estre, André Lotterer e Laurens Vanthoor aveva dato la sensazione di poter lottato per la zona podio nella prima metà di gara, salvo poi perdere il ritmo e scivolare dietro i compagni Dane Cameron, Michael Christensen e Frédéric Makowiecki, quinti al traguardo.

Debutto nel WEC fra alti e bassi per la Vanwall. Seppur a corto di chilometri, la debuttante Vandervell 680 è riuscita a mettersi alle spalle entrambe le Peugeot. Proprio Mikkel Jensen, in regime di Full Course Yellow, ha tamponato l’incolpevole Esteban Guerrieri. Ancora acerba, la LMH del ByKolles difficilmente riuscirà ad impensierire i prototipi ibridi nell’arco della stagione. È durata solamente 62 giri la gara della Glickenhaus 007, costretta a fermarsi a bordo pista per problemi elettrici.

La 1000 Miglia di Sebring è stato un vero e proprio calvario per la squadra Peugeot. Già al termine del giro di formazione Loïc Duval ha riportato la sua 9X8 ai box, per poi riprendere la via della pista, ma ad andatura ridotta. Non è andata meglio alla gemella guidata da Paul di Resta, costretto a rientrare mestamente in pitlane per noie al cambio. Oltre allo scontro con l’incolpevole Vanwall, in generale le LMH francesi hanno trascorso gran parte della gara sui cavalletti per inconvenienti di diversa natura. Sebring ha messo, ancora una volta, a nudo la scarsa affidabilità delle 9X8. Come se non bastasse, il fondo stradale sconnesso ha mandato in crisi anche le qualità velocistiche delle LMH del Leone che hanno chiuso la gara da fanalino di coda.

La top 10, ordine di arrivo

1 - Conway-Kobayashi-Lopez (Toyota GR010) - Toyota - 239 giri - 8h00'19"877
2 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) - Toyota - 2"168
3 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari - 2 giri
4 - Bamber-Lynn-Westbrook (Cadillac V-LMDh) - Cadillac - 2 giri
5 - Cameron-Christensen-Makowiecki (Porsche 963) - Penske - 4 giri
6 - Estre-Lotterer-Vanthoor (Porsche 963) - Penske - 4 giri
7 - Beckmann-Ye-Stevens (Oreca 07-Gibson) - Jota - 9 giri
8 - Lubin-Albuquerque-Hanson (Oreca 07-Gibson) - United AS - 9 giri
9 - Pin-Bortolotti-Kvyat (Oreca 07-Gibson) - Prema - 9 giri
10 - Smiechowski-Scherer-Costa (Oreca 07-Gibson) - Inter Europol - 9 giri

  • condividi l'articolo
Sabato 18 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 20-03-2023 20:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA