
DTM: a Zandvoort Güven (Porsche) e Rast (BMW) si dividono il bottino

24 Ore del Nürburgring: BMW da record con Marciello-Farfus-Krohn-van der Linde

Bmw M2 CS, record tra le auto compatte al Nürburgring. Ha percorso i 20,823 chilometri della Nordschleife in 7:25.5

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ZANDVOORT – Il DTM, per la prima volta in questa stagione, è uscito dai suoi patri confini approdando in Olanda. Lo storico circuito di Zandvoort ha, così, offerto due gare estremamente combattute del campionato tedesco. Inoltre, a rendere ulteriormente frizzanti l’azione in pista, ci ha pensato l’imprevedibilità del meteo. Se l’alfiere della Porsche Ayhancan Güven si è imposto per la seconda volta quest’anno, nella seconda manche a brillare è stata la BMW che ha piazzato una doppietta con René Rast e Marco Wittmann.
Gara 1 si è affrontata con l’asfalto viscido per via della pioggia caduta in precedenza, questo ha reso fondamentale la scelta degli pneumatici sin dal via. La maggior parte dei piloti ha optato per le gomme da bagnato, mentre solo tre — Nicki Thiim, Max Paul e Nicolas Baert — hanno osato con le slick. Una scelta inizialmente penalizzante ma che, con il progressivo miglioramento delle condizioni della pista, si è rivelata vincente sul lungo periodo.
In partenza, Jordan Pepper è riuscito a mantenere la leadership dalla pole position, seguito da un brillante Luca Engstler, che ha immediatamente sopravanzato Maro Engel. Quest’ultimo, nel tentativo di difendere la posizione, è finito sull’erba, cedendo il passo anche a Güven. Il turco del team Manthey EMA, già vincitore a Oschersleben, ha saputo approfittare delle concitate fasi iniziali per guadagnare terreno, mentre in coda Timo Glock ha visto la sua corsa finire prematuramente nella ghiaia a seguito di un contatto con Gilles Magnus.
Con la pista in progressivo miglioramento, sia Thiim che Paul hanno iniziato a recuperare posizioni a ritmo sostenuto mettendo in crisi i piloti su gomme rain. Il momento chiave è arrivato con l’apertura della pit lane. Chi ha aspettato troppo, come il leader Pepper, ha pagato pegno con un pit stop troppo lungo che lo ha fatto scivolare alle spalle di Güven. Il turco, approfittando delle gomme slick delle Lamborghini non ancora in temperatura, ha superato prima Paul e poi, seppur con maggiore fatica, Thiim.
Nemmeno l’ingresso della safety car, entrata per la rimozione delle vetture di Rast e Vermeulen, ha cambiato il corso della gara. Alla ripartenza, Güven ha gestito con freddezza il vantaggio, andando a cogliere il secondo successo stagionale nel DTM. Alle sue spalle hanno chiuso ben tre Lamborghini con Thiim, Paul ed Engstler. Lucas Auer, quinto, ha preceduto Morris Schuring che ha approfittato dell’ultimo giro per superare Marco Wittmann, festeggiando il sesto posto davanti al pubblico di casa. Pepper, penalizzato dalla sosta tardiva, ha chiuso ottavo davanti a un Mirko Bortolotti autore di una rimonta solida. Engel, nonostante due soste ai box, ha completato la top-10.
Gara 2 ha visto un dominio assoluto di BMW. René Rast ha siglato la pole position numero 26 della sua carriera nel DTM, stabilendo un nuovo record nella categoria, e ha trasformato la partenza al palo in una vittoria netta. L’alfiere del team Schubert Motorsport ha guidato in testa dall’inizio alla fine, senza mai cedere il comando, neppure per la doppia sosta ai box, mostrando una superiorità tecnica e strategica netta su tutta la concorrenza.
Il suo compagno di squadra Marco Wittmann, al via della 200ª gara della sua carriera nel DTM, ha subito guadagnato la seconda posizione scavalcando la Ferrari di Jack Aitken. Poco dopo anche Thomas Preining ha trovato lo spunto giusto per mettersi alle spalle Jules Gounon, completando così la triade che sarebbe poi salita sul podio. Da lì in poi, le posizioni di testa sono rimaste congelate fino al primo giro di pit stop obbligatori. Preining ha approfittato di un undercut per sopravanzare Aitken, mentre Gounon ha visto svanire ogni possibilità di rimonta a causa di una penalità per eccesso di velocità in pit lane.
BMW ha controllato ogni fase della corsa, con Rast che ha effettuato la sosta obbligatoria per ultimo, gestendo perfettamente le gomme e i tempi. Negli ultimi giri, Wittmann ha cercato di avvicinarsi al leader, mostrando un ritmo superiore, ma il muretto ha deciso di congelare le posizioni per garantire la doppietta. Una scelta strategica che ha portato a casa punti preziosi per entrambi i piloti e che ha consegnato a BMW la prima vittoria stagionale.
Alle spalle dei primi tre, Maro Engel ha chiuso quinto con la miglior Mercedes in gara, mentre Luca Engstler si è reso protagonista di una rimonta furiosa dalla quattordicesima posizione fino al sesto posto, confermandosi uno dei piloti più incisivi del weekend. Auer ha portato a casa un altro settimo posto importante per la classifica, consolidando la sua posizione in vetta al campionato.
Gounon ha limitato i danni chiudendo ottavo, davanti a Bortolotti e ad Arjun Maini, che ha regalato alla Ford Mustang GT3 il primo arrivo in top-10 nella storia del DTM. Non è andata altrettanto bene a Güven, dodicesimo dopo una gara opaca rispetto al sabato, mentre il contatto iniziale tra Vermeulen e Pepper ha condizionato le rispettive performance. Problemi tecnici hanno infine messo fuori gioco Fabio Scherer, mai partito per la rottura dell’albero di trasmissione.
Zandvoort ha dunque offerto due gare dagli esiti completamente opposti. Güven si è confermato uno dei piloti più in forma in questo primo scroscio di stagione, mentre BMW ha finalmente capitalizzato il proprio potenziale tecnico. Il prossimo appuntamento del DTM andrà in scena sul suggestivo tracciato cittadino del Norisring nel fine settimana del sei luglio.
DTM – Zandvoort: Risultati Gara 1 Risultati Gara 2