Nella foto, la festa McLaren

Ecco come è nato il capolavoro della McLaren, terza nel Mondiale Costruttori grazie a Norris e Sainz

di Massimo Costa
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E' stato un vero capolavoro quello compiuto da Carlos Sainz e Lando Norris nella stagione 2020. Un lavoro incredibile che ha permesso alla McLaren-Renault di conquistare all'ultima gara il terzo posto finale nel Mondiale Costruttori. Un risultato certamente insperato, ma che la squadra di Zak Brown, grazie a un telaio indovinato, sviluppo centrato di quello già eccellente del 2019, e a una conduzione del team finalmente di livello grazie ad Andreas Seidl, ha potuto conquistare con merito. C’erano dieci punti da recuperare prima della gara di Yas Marina, tanto era il divario dalla Racing Point. Una impresa che pareva impossibile per la McLaren. Ma le cose per la squadra di Zak Brown hanno iniziato a girare bene fin dal venerdì, quando si è appreso che sulla RP20 di Sergio Perez era stata cambiata la power unit, portando così il messicano in ultima fila. Un “regalo”, anche se atteso, perché lo stesso Perez dopo la clamorosa vittoria di Sakhir 2 aveva raccontato che il suo motore era agli ultimi battiti. Ci hanno poi pensato Norris, con una qualifica eccezionale che lo ha portato al quarto posto, e Sainz, buon sesto, a fare aumentare le speranze considerando che Lance Stroll con l’altra Racing Point si era piazzato ottavo. La corsa è stata tutta in discesa per i piloti della McLaren. Affidabilità totale da parte delle MCL35, nessun errore da parte di Norris e Sainz, tostissimi per tutti i 55 giri e al traguardo in quinta e sesta piazza.

La Racing Point è letteralmente affondata, con Perez costretto al ritiro per un problema al motore Mercedes nelle prime battute di gara, quando da 19esimo era risalito 14esimo. Poi, con Stroll che una volta trovatosi con sulle spalle tutto il peso della Racing Point, è affondato cogliendo un misero decimo posto. Dunque, via libera per la McLaren che si è presa il terzo posto finale tra i costruttori con 202 punti contro i 195 della Racing Point, poi la Renault con 181. Il team di Cyril Abiteboul era terzo dopo Imola, tredicesimo appuntamento di diciassette, ma è crollato al quinto posto nelle ultime quattro tappe. Per Brown, che aveva conosciuto l’inferno degli anni col motore Honda, una rinascita spettacolare iniziata lo scorso anno col quarto posto tra i costruttori e migliorato ora con la medaglia di bronzo.

La McLaren non arrivava così in alto dal 2012, quando aveva concluso terza con piloti Jenson Button e Lewis Hamilton mentre l’ultima vittoria nel mondiale costruttore risale al 1998, con pilota Mika Hakkinen e David Coulthard. La risalita è ricominciata con l’arrivo nel ruolo di team principal di Andreas Seidl, 44 anni, ingegnere che ha saputo trasformarsi anche in uomo di comando come pochi sanno fare con successo (vedi Ross Brawn per esempio). Seidl ha fatto grande la Porsche nel Mondiale Endurance LMP1 e dal 2000 al 2009 ha lavorato in F1 con la BMW come ingegnere. Conosce diversi aspetti di una squadra Seidl, ha un ottimo rapporto con i piloti, li sa valutare come pochi, e lo dimostra l’affiatamento che aveva saputo creare tra di essi quando era in Porsche. Non è un caso che la McLaren si ritrovi, dopo i nervosismi e le spaccature vissute dalla squadra con il solito “rompi box” Fernando Alonso nell’era pre Seidl, con due piloti affiatatissimi, tra i quali è nata una simpatica, reale amicizia, e un senso notevole di rispetto che ha dato in pista eccellenti risultati. E non è un caso che una delle prime mosse di Seidl, sia stata quella di lasciare libero Alonso dal ruolo di tester e ambasciatore del team.

Con i soli Norris e Sainz, le cose sono andate subito a meraviglia e si è arrivati al favoloso risultato del 2020. Basti pensare che lo spagnolo e l’inglese hanno concluso la stagione rispettivamente con 105 e 97 punti, separati di soli 8 punti. A conferma della competitività di entrambi. Nessuna altra squadra di vertice ha avuto i propri piloti così vicini in termini di punti conquistati. Ecco spiegata la forza della McLaren, al di là della buona resa della power unit Renault e del telaio MCL35. Norris ha conquistato il podio in una occasione, terzo nella prima gara stagionale di Spielberg, Sainz ha fatto sua la seconda posizione a Monza, questi i momenti più alti della McLaren. Con Carlos che nelle ultime sette gare è sempre andato a punti, cosa che Lando ha fatto nelle cinque corse conclusive. Ora questa coppia si dividerà, ma arriverà un altro pilota dal grande potenziale come Ricciardo, un uomo che come Sainz sa fare squadra. Attenzione, perché la novità non sarà rappresentata soltanto dal pilota australiano. Perché con lui, a Woking giungeranno da Stoccarda le casse con i motori Mercedes. 

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Martedì 15 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 16-12-2020 17:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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