Emanuele Pirro sarà il Grand Marshal della 88ma edizione della 24 Ore di Le Mans in programma il 19 e 20 settembre prossimi con inizio alle ore 14:30. Sarà dunque il pilota romano a guidare la vettura che porterà all’allineamento prima della bandiera verde le 59 auto iscritte di fronte agli spalti che, in altri anni, hanno ospitato oltre 250mila spettatori. Come è noto, la corsa più famosa del mondo si sarebbe dovuta tenere il 14 e 15 giugno, ma è stata prima rinviata e poi privata del pubblico visto il perdurare della pandemia da Covid-19.
A dare il via con la bandiera francese sarà Carlo Tavares, amministratore delegato di PSA e destinato ad avere la stessa carica anche in Stellantis, il raggruppamento che vedrà la fusione del costruttore d’Oltralpe con FCA. Come è noto, questa presenza ha un preciso significato: il ritorno di Peugeot alle competizioni di durata nel 2022 con una vettura che correrà nella Le Mans Hypercar, destinata a prendere lo scettro della LM-P1 come categoria regina sia nel WEC sia alla 24 Ore più prestigiosa dell’automobilismo.
Emanuele Pirro è il pilota italiano ad aver vinto più edizioni della Le Mans: 2000, 2001, 2002, 2006 e 2007, tutte alla guida di un’Audi condividendo il volante con altri assi come Tom Kristensen – detto “mister Le Mans” per averne vinte ben 9 – Frank Biela (5 vittorie) e i tre volte vincitori Marco Werner e Allan McNish, quest’ultimo oggi team principal del team Audi in Formula E. Pirro è invece membro della FIA Drivers' Commission e il suo impegno è indirizzato principalmente alla sicurezza stradale.
Pirro dunque quest’anno festeggia i 20 anni dalla sua prima vittoria e si presenterà per la prima volta a Le Mans come Grand Marshall ereditando tale ruolo da Hurley Haywood, ricordato come vincitore anche della 24 Ore di Daytona e della 12 Ore di Sebring che gli valgono la Triple Crown tra le corse di durata. Haywood è stato a sua volta preceduto da altri illustri volanti, ultimo dei quali in ordine di tempo è stato Jacky Ickx, vincitore di 6 edizioni (una con la Ford e 5 con la Porsche). A Pirro l’Audi deve la sua prima vittoria assoluta a Le Mans e la prima con il diesel nel 2006.
«Il ruolo di Grand Marshal è tradizionalmente assegnato a un vincitore di Le Mans – ha dichiarato Pierre Fillon, presidente dell’Automobile Club de l’Ouest che organizza la corsa – un pilota che incarna questa corsa e questa disciplina. Emanuele Pirro è dunque un rappresentante perfetto. Ha vinto 5 volte, è salito sul podio per 10 volte e, soprattutto, è un faro, un vero leader». «Sono compiaciuto di fare ritorno a Le Mans in questo ruolo. Sarà bellissimo tornare sul circuito – ha confidato il pilota romano – per provare le nuove curve Porsche. Erano un punto chiave e ci potevi perdere tanto tempo se non eri attento. Attendo con ansia di percorrerle in testa al plotone».