EPrix Città del Messico, i 31'' che hanno cambiato la gara, acuto di Rowland (Nissan) davanti a tre Porsche
EPrix Città del Messico, a Wehrlein anche la seconda pole stagionale, suo il "derby" Porsche con da Costa che vale 3 punti
FE, il cantiere alla vigilia dell'EPrix di Città del Messico, è quello con il maggior numero di spettatori sugli spalti
SAN PAOLO – La gara di sabato, quella che apre la Stagione 11 di Formula E, il mondiale per monoposto elettriche che si disputa sotto l'egida della Federazione Internazionale dell'Automobile, rischia di essere ancora più interessante di quanto non dicano le novità tecniche legate all'adozione dei bolidi Gen3 Evo. La ragione è semplice: a San Paolo, in Brasile, dove si era già corso in marzo con temperature proibitive, il meteo è incerto e potrebbe piovere. Forse nelle qualifiche, forse in gara: le previsioni sono incerte.
Per il campionato a zero emissioni è una condizione insolita e anche temuta (ad eccezione di pochi piloti, fra i quali l'olandese Robin Frijns, della Envision Racing, team cliente della Jaguar) perché c'è un solo tipo di pneumatico, che la Hankook ha aggiornato per la nuova stagione: ha più grip, ma si deteriora anche in un modo che la Formula E non aveva mai conosciuto. L'incognita del tempo rende ancora più difficile elaborare strategie e, inevitabilmente, fare pronostici. I test ufficiali di inizio novembre a Madrid dicono di un grande equilibrio e sembrano lasciar intendere divari ancora più contenuti fra costruttori (sei), scuderie (undici) e piloti (ventidue).
Pascal Wehrlein (Tga Heuer Porsche) corre per difendere il titolo appena vinto, mentre la Jaguar Tcs riparte per confermare quello a squadre e anche soffiare al tedesco quello che i suoi due piloti neozelandesi (Mitch Evans e Nick Cassidy) non erano riusciti a vincere nel fine settimana londinese. Nissan, che fornisce i bolidi anche alla Neom McLaren (vittoriosa 9 mesi fa nel Sambodromo brasiliano con Sam Bird), è data in forte crescita. Le due squadre del gruppo Stellantis, Ds Penske e Maserati, sono ancora più ambiziose, così come la Mahindra e le nuove entrate Lola Yamaha Abt (che schiera l'unico debuttante, il pilota della Barbados Zane Maloney) e Cupra Kiro (Ert fino allo scorso anno). Quest'ultima dispone del powertrain Porsche, che è la prima casa automobilistica impegnata in Formula E ad avere addirittura due squadre clienti: l'altra è la Andretti.
Il circuito di San Paolo misura poco meno di 3.000 metri e ospita le prove libere inaugurali nella serata italiana (40 minuti a partire dalle 21) di venerdì. Poi la maratona in pista di sabato con le seconde libere alle 11.30, le qualifiche ad eliminazione alle 13.40 e l'ePrix poco dopo le 18. Le riviste monoposto passano da 0 a 100 in 1,86'' e oltre a disporre di nuove gomme, sono state riviste nell'aerodinamica. La novità più attesa, anche dai piloti, che l'hanno già sperimentata in circuito, è la trazione integrale: l'unità anteriore potrà venire impiegata non solo per la rigenerazione, ma, in qualifica, partenza e regime di Attack Mode, anche per la spinta.