
FE, il cacciatore di droni, all'ePrix di Jakarta l'aviere "armato" che sorveglia i cieli sopra il circuito
JAKARTA – Il cacciatore di droni. Massima sorveglianza in Indonesia in vista dell'ePrix numero 12 dell'undicesima stagione della Formula E. In realtà, la situazione appare decisamente “rilassata”, a cominciare dall'aeroporto, dove il personale, incluso quello che si occupa dell'immigrazione, è estremamente cortese. Il circuito di 2.400 metri è stato realizzato espressamente ed è quindi di quelli permanenti. Si trova a due passi dal mare nel quartiere di Ancol della capitale indonesiana e si chiama Jakarta International ePrix Circuit.
I militari che sorvegliano la zona passano quasi inosservato. Tranne uno che, da lontano, indossa con disinvoltura a tracolla quella che sembra una sorta di tastiera portatile. Invece è ben altro: è un “arma” contro i droni, come spiegano i volontari con i giubbotti arancioni che seguono l'organizzazione e che lo accompagnano. Il soldato, un aviere in divisa mimetica, è collegato con il mondo con una cuffia e un microfono.
L'apparecchiatura, che al cronista boomer sembra mutuato da qualche film di fantascienza, non abbatte i droni che dovessero sorvolare il circuito senza autorizzazione, ma ne disturba il segnale. La tecnologia si chiama “jamming”, inoltra cioè interferenze sulla medesima frequenza impiegata per pilotare il dispositivo, arrestando di fatto il flusso di comunicazioni operative tra l'operatore e l'oggetto volante.
Sul mercato ci sono sistemi portatili più o meno sofisticati (quelli fissi hanno ben altre applicazioni) che “coprono” più frequenze, intercettano anche gli amplificatori di segnali e individuano molteplici sorgenti. Hanno anche raggi d'azione differenti e hanno un costo che parte dai duemila dollari. Tra le altre cose, erano stai impiegati diffusamente a Parigi nel corso delle ultime Olimpiadi estive, quelle del 2024. Quasi certamente sono già stati utilizzati anche in Formula E: di sicuro a Monaco si erano visti ripetuti controlli con i cani alla ricerca di esplosivi addirittura nella sala stampa e se nel Principato c'erano anche i “cacciatori di droni” erano mimetizzati.