La conferenza stampa dei piloti all'E-Prix di Giacarta

FE, de Vries (Mahindra) il più "indonesiano" dei piloti: «Conta la qualifica». Günther (Ds Penske): «Attenzione al meteo»

di Mattia Eccheli
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JAKARTA – Oliver Rowland, il pilota della Nissan che è in testa al mondiale di Formula E, ha corso una volta sola a Jakarta e non per molto: nel 2022 il suo ePrix con la Mahindra era durato appena un giro e l'anno dopo, a metà stagione, aveva già lasciato la scuderia indiana. Adesso, in Indonesia, è tra i favoriti: «È già più piacevole per il tempo, perché la prima volta era caldissimo – sorride – e domani sarà comunque tutto diverso».

«Sono in una buona posizione – concede – ma non mi piace pensare alla miglior situazione, preferisco pensare ad altri scenari perché le cose possono cambiare infretta e io preferirei evitarlo. Per questo l'obiettivo è quello di fare di nuovo una buona gara». Nyck de Vries, il collega già campione del mondo ingaggiato proprio dal costruttore suo ex datore di lavoro, è l'idolo di casa per via delle sue origini indonesiana: il nonno (di parte materna) era di Malang, nella parte più orientale dell'isola di Giava, a 850 chilometri dalla capitale.

«È molto bello essere di nuovo qui e venire accolti in maniera così calorosa dai tifosi – confessa il pilota reduce dalla 24h di La Mans – Per quanto riguarda il campionato, abbiamo centrato dei buoni risultati, ma dobbiamo essere più continui. Cosa succederà qui? Le gare sono sempre difficili da decifrare prima, è un classico della Formula E, ma su questo tracciato le monoposto sono meno sensibili al consumo di energia: a Jakarta è importante la qualifica».

«Certo che ho dei bei ricordi – ammette il pilota della Ds Penske Maximilian Günther (una vittoria, un terzo posto e due pole nel 2023, l'ultima volta del mondiale elettrico a Jakarta, ndr) – e questo è anche un bel tracciato, molto guidabile. Ma il passato non conta e quest'anno partiamo tutti da zero perché le macchine, le gomme e l'Attack Mode sono diversi». Alla domanda se sia fiducioso, il tedesco sorride: «Ci sono altri ventuno piloti che hanno il mio stesso obiettivo. Molto dipenderà anche dal tempo e, come sempre, è indispensabile non commettere errori». Circa il tracciato, il terzetto di assi del volante ha manifestato qualche preoccupazione soprattutto a proposito dello "sporco", anche se dopo le sessioni di libere, per le qualifiche e, soprattutto, per la gara la pista dovrebbe essere in condizioni quasi ottimali.

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venerdì 20 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 16:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA