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MADRID – La Kiro Race che non ti aspetti. La scuderia a controllo americano, ma con solide radici cinesi (fino allo scorso campionato era ancora Ert), ha piazzato un “tempone” nella quarta sessione delle prove ufficiali che aprono la stagioni 11 della Formula E. Il crono di 1:27.775 è stato fatto registrare dal tedesco David Beckmann, che nel 2023 aveva già corso i due ePrix di Jakarta, in Indonesia. Il pilota ha dimestichezza con il powertrain, che è fornito da Porsche, scuderia della quale è stato pilota di riserva e collaudatore.
Nella mattinata di giovedì un altro tedesco è sceso sotto il muro dell'1:28, ossia il campione del mondo in carica Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), appena 8 millesimi più “lento” del collega. Poi l'altra monoposto ufficiale della casa di Zuffenhausen, quella del portoghese Antonio Felix da Costa, sceso a 1:27.813 proprio in chiusura. Finora in ogni sessione c'è sempre stato un miglioramento cronometrico. Le ragioni non sono da attribuire solo all'adattamento degli assetti delle vetture elettriche (da 0 a 100 km/h in 1,86'' grazie anche alla trazione integrale), ma anche alla maggior confidenza che i piloti stanno prendendo con la pista.
Tutti si erano preparati al simulatore per il circuito di Valencia, ma lo spostamento dovuto alle tragiche inondazioni ha costretto piloti e scuderie e “improvvisare”: quasi nessuno ha mai girato sulla pista di Jarama, alle porte di Madrid. Mai Wehrelin, ad esempio, e solo 18 anni fa da Costa. Alle spalle di bolidi motorizzati da Porsche c'è la monoposto della Ds Penske con Maximilian Günther al volante, comunque sotto il miglior crono assoluto (il suo) fino a ieri sera: 1:28.070.
I primi 14 (su 22) sono racchiusi in meno di un secondo a conferma dell'equilibrio che regna anche nelle prove del mondiale elettrico. Nella Top 10 provvisoria, che anticipa la simulazione di un ePrix in programma nel pomeriggio – un test importante perché verranno sperimentati anche i passaggi ai box per la ricarica veloce - ci sono poi altre tre monoposto Nissan, due Stellantis e una Jaguar.
Nell'ordine Jake Hughes (Maserati), quinto a 387 millesimi da Beckmann, Mitch Evans, il vicecampione del mondo della Jaguar Tcs, Norman Nato (Nissan), Taylor Barnard (Neom McLaren, cliente della casa giapponese), Oliver Rowland (Nissan) e Jean Eric Vergne (Ds Penske). Lusa di Grassi, il più veloce del debuttante costruttore Lola Yamaha che si è affidato alla scuderia tedesca Abt (dalla quale l'azienda britannica avrebbe rilevato anche la licenza), è sedicesimo.