
FE, il ritorno a Miami dopo 3.684 giorni. È l'EPrix sul tracciato più lungo, 3.551 metri. Oggi le prime libere

FE, Buemi (Envision) torna a vincere dopo sei anni. Il terzo trionfo a Monaco è il tris di Jaguar. Rowland (Nissan) allunga in testa

FE, la pole più prestigiosa al più giovane del mondiale elettrico, Taylor Barnard (McLaren)

Torna il Giaguaro nell'habitat di caccia preferito. Jaguar punta a ripetere il dominio totale della scorsa edizione
MIAMI – La stagione 11 della Formula E riparte dalla Florida e contabilizza subito due primati che riguardano la lunghezza: una è quella chilometrica dell'Homestead Miami Speedway, il circuito permamente modificato che ospita l'EPrix numero 5 del campionato, e l'altra è quella temporale, perché mai prima d'ora una città coinvolta dal circuito a zero emissioni aveva atteso così tanto tra una prova a l'altra, 3.684 giorni. Il doppio di quelli di Londra, dove la Formula E aveva ritrovato casa qualche anno fa a distanza di 1.847 giorni dalla volta precedente. L'ovale rimaneggiato del Nascar e IndyCar e anche della rassegna Gran Turismo della Fia misura 3.551 metri, il tracciato più lungo in assoluto che le monoposto elettriche abbiano mai affrontato, che supera anhe Pechino, che deteneva il record finora.
Sarà interessante capire quanti dei 43.000 posti potenziali sugli spalti verranno occupati e, soprattutto, come si svolgerà la gara, dato che le curve sono solo 15 e pertanto la gestione dell'energia sarà fondamentale. Il meteo non dovrebbe rappresentare un fattore di rischio perché sono escluse precipitazioni. Le prime libere sono in programma nella tarda serata italiana, a partire dalle 22. I 22 piloti torneranno poi in pista sabato alle 13.30 per le seconde e quindi alle 15.40 per le qualifiche e la pole che vale i primi 3 punti del fine settimana. La gara comincia poco dopo le 20.
In griglia non ci sono novità, ma ci sono tre scuderie per le quali quello americano è il circuito di casa: la Ds Penske con Maximilian Günther e Jeam Eric Vergne, il poleman del solo precedente di Miami e il solo assieme a Stoffel Vandoorne con la Maserati ad essere sempre andato a punti in questo campionato confermando l'affidabilità del powertrain Stellantis, la Andretti, con Jake Dennis (appena 27 punti), campione del mondo due anni fa, e Nico Müller (2) che hanno qualcosa da farsi perdonare in questo avvio di stagione, e la Cupra Kiro, che ha mosso la classifica con Dan Ticktum (6), ma non con David Beckmann.
Il tedesco è fra i cinque piloti (inclusi i due della Lola Yamaha: il costruttore britannico e l'azienda giapponese hanno ufficializzato di voler proseguire al collaborazione anche per la Gen4) ancora fermi a zero. Sia Andretti sia Cupra Kiro dispongono del powetrain Porsche. I fari sono puntati su Oliver Rowland, il primo della generale con la Nissan ufficiale, che è andato a punti l'ultima volta negli Stati Uniti nel 2021, e su Taylor Barnard, con i suoi 20 anni (ne compirà 21 in giugno) il più giovane del circuito, che ha un ruolino di marcia impressionante. Non solo è secondo in classifica con la stessa monoposto, ma con le insegne della Neom McLaren, ma è sempre arrivato in fondo nelle sette gare che ha corso in Formula E andando a punti cinque volte e in questa stagione ha collezionato già un secondo e due terzi posti.
Impossibile non inserire tra i favoriti i due assi della Tag Heuer Porsche Antonio Felix da Costa e il campione in carica Pascal Wehrelin, mentre è un po' più difficile fare altrettanto con i due neozelandesi della Jaguar Tcs Mitch Evans e Nick Cassidy, per i quali, con un eufemismo, si può dire che hanno faticato parecchio nelle prime quattro fare. Più che altro a titolo di curiosità statistica, con 156 punti Lucas di Grassi, pure lui già vincitore del mondiale elettrico, è il pilota che ha conquistato più punti negli Stati Uniti.