Il pilota della McLaren Taylor Barnard ha conquistato la pole di gara 2 a Jeddah

FE, "saetta" Barnard (McLaren) a Jeddah, in pole dopo il "derby" britannico delle monoposto Nissan con Rowland

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

JEDDAH – Sei gare, quattro volte a punti, due terzi posti e una pole. Ventuno anni il prossimo giugno, Taylor Barnard è l'astro nascente sul quale hanno puntato Ian James e la Neom McLaren in Formula E. Il giovanissimo quasi debuttante della stagione 11 ha conquistato la sua prima pole alla vigilia del secondo ePrix del fine settimana di gara saudita, dopo il podio (terzo) ottenuto nel primo, venerdì sera. Impressionante la progressione del giovane britannico, che ha infilato due giri su tre dei duelli sotto la soglia del minuto e 15 secondi.

Il quarto della generale ha già mosso la classifica e si è portato a quota 33 dopo essere stato il più veloce anche dei due gruppi di qualifica che hanno dimostrato il particolare feeling non solo delle monoposto Nissan (due sul podio e tre nella Top 10 ieri grazie anche alla seconda Neom McLaren, quella di Sam Bird, e tre negli scontri diretti oggi), ma anche di quelle Stellantis (successo ieri per la Ds Penske e quattro bolidi elettrici nelle dieci, incluse i due della Maserati, e tre alla fase a duelli oggi).

Barnard ha messo in riga nell'ordine prima Antonio Felix da Costa (Tag Heuer Porsche) con una tornata da 1:14.840 (il tempo del portoghese gli sarebbe valso la vittoria contro Oliver Rowland in semifinale) e poi il pilota del quale ha preso il posto nella scuderia britannica, Jake Hughes, sulla Tipo Folgore della casa del Tridente, che al primo turno aveva eliminato per appena 8 millesimi l'italo svizzero della Mahindra Edoardo Mortara.

Nella parte alta del tabellone, Maximilian Günther, l'asso della Ds Penske del tris di ieri (pole, vittoria e giro veloce riuscito finora solo ad altri due piloti nella storia della Formula E: Sébastien Buemi e Daniel Abt), è stato battuto da Rowland, che aveva sorpassato ieri all'ultima curva. In semifinale il britannico ha poi disposto di Stoffel Vandoorne (Maserati), che era stato più veloce di Bird (Neom McLaren) nel quarto. La tornata decisiva (ieri un derby tra piloti tedeschi, oggi tra piloti britannici, per di più al volante della stessa monoposto) di Barnard è stata poco meno che impeccabile: partito leggermente dietro, ha rosicchiato progressivamente millesimi e centesimi a Rowland, che gli è finito dietro di quasi due decimi e mezzo.

Partono nella Top 10 anche Nyck de Vries (Mahindra) e Dan Ticktum, con la 99x electric della Porsche impiegata dalla scuderia Cupra Kiro. Poco dopo le 18 italiane il via al quarto ePrix della stagione 11, oggi senza PitBoost, ma sempre con 31 giri da percorrere. Sembra escluso che possa piovere, come era accaduto ieri sera dopo la gara e questa mattina prima delle libere.

Sfortunatissimo Vandoorne, penalizzato a fine qualifica perché il suo estintore non era collegato. Poiché il suo tempo è stato annullato, anziché dalla seconda fila (terzo tempo) sarà costretto a partire dall'undicesimo, ultimo.

  • condividi l'articolo
Sabato 15 Febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 16:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA