
FE, Vandoorne con la Maserati trionfa a Tokyo sul bagnato. Rowland (Nissan), di nuovo secondo, allunga nella generale

FE, a Jakarta la settima pole di Dennis con la Porsche della Andretti. Rowland (Nissan) parte dall'ottava fila

FE, nelle prime libere Günther (Ds Penske) il più veloce, come l'ultima volta a Jakarta. Poi da Costa (Porsche) e Mortara (Mahindra)

FE, Modlinger (Porsche): «Il mondiale è aperto. E nemmeno quello piloti è chiuso»
TOKYO – Il senso di Maserati per Tokyo. Come nel 2024, anche nel 2025 nell'ePrix della capitale giapponese si è imposta una Tipo Folgore: lo scorso anno era stata quella di Maximilian Günther, oggi costretto al ritiro per un “allarme” elettronico al sistema frenante che ha prima fatto scattare la Full Course Yellow e subito dopo la Red Flag, quest'anno quella di Stoffel Vandoorne, che non vinceva dalla primavera del 2022.
L'ottava prova della stagione 11 è stata perseguitata dalla pioggia, che non solo aveva condotto alla soppressione delle qualifiche, ma anche allo slittamento della partenza, con i primi tre giri dietro la Safety Car e il successivo via in griglia. La bandiera rossa è quella che è ha deciso la gara, fino a quel momento “amministrata” da Oliver Rowland (Nissan): Vandoorne aveva anticipato il rientro ai box per il PitBoost obbligatorio (una cinquantina di secondi in totale) e grazie all'annullamento dei distacchi si è ritrovato nella invidiabile condizione di dover aspettare che i colleghi facessero il rifornimento per guadagnare la testa.
A otto giri dalla fine si è così ritrovato al comando con 20'' da amministrare sul rivale più diretto, il solito Rowland, che è stato protagonista di un'altra prova brillante e che ha chiuso secondo al cospetto del nuovo Ceo di Nissan, Ivan Espinosa. Il podio è stato completato dal più giovane del circuito, il 20enne Taylor Barnard (Neom McLaren, powertrain Nissan), per la terza volta terzo in campionato. Per un pubblico di non esperti, il decorso della gara non è stato esattamente semplice da seguire, anzi.
Dopo la vittoria di Monaco, Sébastien Buemi (Envision, motorizzata Jaguar), ha chiuso quarto, e Dan Ticktum (Cupra Kiro) si è classificato quinto e anche sorprendentemente primo tra i piloti con la Porsche 99x electric. Nella Top 10 anche Edoardo Mortara (Mahindra), Antonio Felix da Costa (Tag Heuer Porsche), Nyck de Vries (Mahindra), Jean Eric Vergne (Ds Penske) e Robin Frijns (Envision). Tra i grandi delusi della prima gara del fine settimana (domani la seconda, a quanto pare con il bel tempo), oltre a Günther ci sono Jake Dennis (Andretti), costretto ad abbandonare la corsa per una squalifica scattata per essere rientrato ai box con la pit lane chiusa, e Mitch Evans (Jaguar Tcs) per un problema alla macchina.
Nella generale, Rowland ha guadagnato ulteriormente terreno sui rivali («ho fame di allungare», aveva dichiarato a Il Messaggero) portandosi a quota 133 con da Costa salito a 73 e Barnard a 69. La Nissan è passata anche al comando della graduatoria a squadre con 144 punti, 5 in più rispetto alla Tag Heuer Porsche ed ha consolidato la guida di quella nel trofeo costruttori: 225 contro i 179 della Porsche. Domani si replica.