Ferrari sempre in salita: a Portimao ha sbagliato la strategia per Sainz e raccolto un mediocre 6° posto con Leclerc

Ferrari sempre in salita: a Portimao ha sbagliato la strategia per Sainz e raccolto un mediocre 6° posto con Leclerc

di Massimo Costa
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Da una parte la realtà dei fatti, dall'altra le speranze della squadra. Ebbene, la pista portoghese di Portimao ci ha detto che la Ferrari e sempre molto lontano da Mercedes e Red Bull, mentre per ora la battaglia con la McLaren vede vincere il team inglese. E attenzione all'Alpine, che seppur distante nella classifica costruttori, in Portogallo ha fatto un notevole salto in avanti rispetto alle prime due gare di Sakhir e Imola. Il box Ferrari ha provato a pensare in grande, ma gli è andata male, sia in qualifica, con la punta di diamante Charles Leclerc soltanto ottavo, ma con un ottimo Carlos Sainz capace di salire fino al quinto posto nel Q3. La gara ha sottolineato la distanza enorme che c'è da Mercedes e Red Bull, con Leclerc sesto all'arrivo a 55"781 dal vincitore Lewis Hamilton in una gara che si è sviluppata su 66 giri, di cui 5 in safety-car.

Praticamente, la SF21 lascia un secondo al giro alla W12 e alla RB16B. A Sainz è andata peggio avendo pagato dazio per la scelta di gomme compiuta al momento del pit-stop: dopo un buon primo stint con le Pirelli morbide, lo spagnolo è andato in difficoltà con la mescola media, perdendo sempre più terreno. Sesto al momento di entrare ai box, non solo ha dovuto dare strada al compagno di scuderia, più competitivo con i pneumatici hard, ma alla fine è scivolato fuori dalla top 10 venendo messo dietro da Esteban Ocon, Fernando Alonso, Daniel Ricciardo e Pierre Gasly. Un'occasione perduta.

"Abbiamo cercato l'undercut su Lando Norris fermandoci abbastanza presto, ma le medium non hanno funzionato come volevamo. Da lì abbiamo fatto fatica ad arrivare fino in fondo, a causa del graining", ha spiegato Carlos. L'iberico ha visto così vanificata la bella qualifica, in cui aveva chiuso 5°, e l'avvio grintoso in cui, pur aiutato dalla maggiore aderenza iniziale delle soft, era riuscito a superare la Red Bull di Sergio Perez. Dopo la safety-car per l'incidente di Kimi Raikkonen, il Matador aveva dovuto incassare il contro-attacco del messicano e il sorpasso di Norris, ma ha tenuto un discreto ritmo. Fino alla sosta, appunto.

La strategia applicata a Portimao sulla Rossa numero 55 è stata sbagliata, costringendo il suo pilota a 45 tornate da affrontare sulle Pirelli "gialle". Che sulla SF21 non rendessero, peraltro, il muretto del Cavallino poteva intuirlo dal primo stint di Leclerc: anche il monegasco ha sofferto il graining con il suo treno di medie, già montato per superare la Q2. Deluso sabato, in primis da stesso, Leclerc ha rimediato nel secondo stint del Gran Premio, ma senza salti di gioia. "Non posso essere contento di una sesta posizione e, in generale, non credo di aver guidato al meglio qui in Portogallo", ha confessato. "Forse un quinto posto poteva essere alla nostra portata, ma non di più", ha confermato lui stesso.  

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Lunedì 3 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 05-05-2021 15:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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