Formula E alla prova degli studenti: ecco come la mobilità può cambiare le abitudini quotidiane

Formula E alla prova degli studenti: ecco come la mobilità può cambiare le abitudini quotidiane

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Come può la mobilità quotidiana, fatta anche di piccoli spostamenti, influenzare le abitudini dei ragazzi? La Formula E parte tra gli studenti. In attesa della gara del 13 aprile, tappa, ieri, con i ragazzi che frequentano l’ultimo anno dei licei dell'Eur, al Museo delle Civiltà. Un'iniziativa promossa dalle Associazioni Ripartiamo dall’Eur Onlus ed Etic - Eur Turismo Innovazione, con il patrocinio del Municipio IX e di Roma Servizi per la Mobilità e il Museo delle Civiltà come partner. Gli studenti si sono confrontati con Manolo Ortiz-Tallo, Operation Director Formula E, con Carmela Lalli, assessore municipale Diritti alla Scuola Crescita Culturale, Turismo e Sport e con Andrea Pasotto, responsabile Area Mobilità Sostenibile Roma Servizi per la Mobilità. «L’automobile non è l’unico mezzo di trasporto della nostra città», sottolinea Roberto Maldacea, esperto di smart city e di mobilità di prossimità, promotore e moderatore dell’iniziativa. E così, attraverso esempi pratici ed eccellenze, è stata analizzata la mobilità sostenibile di quartiere e si è dimostrato come anche le piccole buone pratiche possono migliorare la qualità della vita, l’economia della zona in cui si vive, la sicurezza e modificare gli stili di vita.
 

 

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E spiega Paolo Lampariello, presidente di Ripartiamo dall’Eur: «Si è concretizzata un’iniziativa fortemente voluta dalla Commissione Intelligent - Eur di cui il prof Maldacea è presidente, volta a coinvolgere i giovani e le imprese su una tematica cosi sentita non solo all’Eur ma in tutta la città. L’elettrico è il futuro: fieri di poter illustrare ai ragazzi delle nostre scuole nuovi modelli di vita e di cultura». Sulla stessa linea anche Carlo Bianchi presidente di Etic: «Questo evento ci inorgoglisce perché unendo le nostre forze abbiamo compiuto un altro passo perché il Pentagono dell'Eur diventi sempre più un quartiere da prendere come modello urbanistico e culturale, in città e altrove»

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Giovedì 4 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 19:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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