
FE, McLaren lascia alla fine della stagione in corso. James, il "tessitore", lavora per «continuare a competere anche oltre»

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WOKING – Quasi una meteora. McLaren ha ufficializzato l'addio alla Formula E al termine della stagione in corso, la numero 11, pur riconoscendone «il valore e la potenza come campionato mondiale e piattaforma per un cambiamento positivo». La decisione è stata presa in seguito a una «revisione strategica» delle attività nell'ambito del motorsport: la casa britannica, già impegnata in Formula 1 e nell'IndyCar, affronterà anche il Wec, il mondiale di endurance, a partire dal 2027. Nel palmares della casa automobilistica c'è un glorioso “triplete”, per il momento unico: il successo nel Gp di Monaco in Formula 1 e le vittorie nella Indy500 e nella 24h di Le Mans.
La scuderia Neom McLaren, che impiega la monoposto e-4Orce 05 fornita dalla Nissan, è attualmente seconda nella classifica a squadre con un punto in meno rispetto allo stesso team giapponese e con il più giovane del circuito, Taylor Barnard (che ha 51 punti come il campione del mondo in carica Pascal Wehrlein, terzo perché ha vinto una gara), è quarta in quella individuale.
«Riconosciamo l'importanza di mantenere un approccio mirato e strategico a tutte le nostre attività agonistiche e questa decisione ci consentirà di massimizzare le future opportunità di crescita nei nostri mercati chiave e di continuare a offrire ai partner un ecosistema di sponsorizzazione versatile e di impatto nel panorama degli sport motoristici in continua evoluzione», informa una nota.
In Formula E dalla stagione 9, la Neom McLaren ha finora collezionato un successo (Sam Bird a San Paolo, nella primavera del 2024), due secondi (con Jake Hughes a Shanghai la passata stagione e con lo stesso Barnard a Jeddah quest'anno) e tre terzi posti (uno con René Rast nel campionato d'esordio in Arabia Saudita e due sempre con Barnard nella stagione 11 a San Paolo e Jeddah). «Siamo immensamente orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato in Formula E e la serie gioca un ruolo fondamentale nel panorama generale del motorsport, ma è il momento giusto per esplorare altre opportunità più allineate alla direzione strategica generale della McLaren Racing», ha sintetizzato Zak Brown, Ceo di McLaren Racing.
Già con una scuderia in meno rispetto alle 12 possibili, la Formula E rischia di correre il prossimo campionato con sole 20 monoposto. Un portavoce ha spiegato che gli organizzatori del mondiale elettrico erano stati informati delle intenzioni di McLaren e «sebbene ciò possa avere effetto alla fine della stagione in corso, rimane la possibilità che la partnership possa continuare fino alla fine della Gen3 nel 2026».
La figura chiave nel domino del mondiale elettrico è Ian James, l'artefice dei successi della Mercedes-Benz nel mondiale elettrico e dell'ingresso della McLaren in Formula E: «Stiamo lavorando per esplorare le migliori opportunità per la squadra di continuare a competere oltre l'undicesima stagione. Nel frattempo, daremo il massimo per assicurarci di concludere in grande stile l'attuale capitolo della nostra avventura in Formula E», ha dichiarato il Team Principal. Tre le ipotesi ci sono ancora una volta Hyundai, ma è emerso anche il nome di Opel (che sarebbe il terzo marchio di Stellantis). «Sotto la guida di Ian James, il team è già impegnato in trattative con potenziali partner e investitori. Siamo fiduciosi che il team manterrà una forte presenza nel campionato, operando con una nuova identità, se necessario», ha confermato il portavoce della Formula E.