La Gen2, nuova monoposto per il campionato di Formula E

Gen2, arriva la Batmobile. Ecco il bolide utilizzato nei prossimi tre anni: più prestazioni e più autonomia

di Mattia Eccheli
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«Questa macchina cambia la carte in tavola», parola di Felix Rosenqvist, il 26enne ormai ex debuttante della Formula E. Il riferimento dello svedese che corre per gli indiani di Mahindra è alla nuova monoposto sibilante, la Gen 2.L’inedita vettura debutterà a fine anno con la quinta stagione del mondiale politicamente corretto. La “batmobile” a zero emissioni è stata profondamente rivista, non solo esteticamente, ma anche nelle prestazioni tanto che sarà in grado di raggiungere i 280 km/h di velocità. Un’andatura ragguardevole, soprattutto in considerazione dei circuiti dove i piloti sono chiamati a gareggiare. La Gen2 guida il motorsport targato Fia verso nuovi orizzonti. Destinata a venire impiegata per le prossime tre stagioni, la vettura è già stata testata dalle scuderie sul circuito spagnolo di Monteblanco, ad una sessantina di chilometri a ovest di Siviglia.

Su cosa sia realmente in grado di fare non esistono dettagli, se non le considerazioni di Rosenqvist, visto che i test erano sostanzialmente blindati. «È qualcosa che non abbiamo mai visto prima – ha aggiunto il pilota scandivano che ha già vinto tre E-Prix e che ha girato in testa 150 dei 735 giri percorsi in gara – Questa monoposto è di una nuova specie». Non tutti i team hanno preso parte alla prima prova generale. I cinesi di Nio avevano già fissato un altro programma di sviluppo, mentre Bmw (che debutta nella Formula E proprio con la quinta stagione) ha riscontrato un problema tecnico sulla monoposto ed ha preferito continuare a lavorare in Germania. In Spagna, dove si terrà una nuova sessione di test, a Calafat (Catalogna), hanno girato Audi, Jaguar, DS, Mahindra, Venturi e Nissan.

Per la casa giapponese, ma non per i suoi piloti, che sono quelli della Renault e.Dams che hanno vinto i tre titoli a squadre assegnati finora (Sébastien Buemi e Nicolas Prost) è stato un esordio: con la fine di questo campionato subentra al team transalpino. La Gen2 rivoluziona la Formula E perché con la sua nuova e più potente batteria eviterà ai piloti il cambio macchina di metà gara. Un’opzione inizialmente necessaria perché gli accumulatori non garantivano l’autonomia necessaria per la cinquantina di minuti di durata di un E-Prix, in media poco più di 90 chilometri.

Per ragioni di sicurezza, i tempi della “migrazione” da una vettura all’altra sono sempre stati contingentati limitando la spettacolarità del “pit stop”. Da un paio di prove è stata eliminata la soglia minima dei 45 secondi e la sfida è scattata anche ai box. Gli organizzatori del circuito non hanno ancora anticipato se e come intendano sostituire la fermata obbligatoria.

Con i 385 chilogrammi ed i 54 kWh della nuova batteria della McLaren Applied Technologies (che si è assicurata la fornitura sfilando l’appalto alla Williams Advanced Technologies) la Gen2 arriva fino in fondo ad un E-Prix. La capacità è quasi raddoppiata rispetto agli attuali 28 kWh. La batmobile da corsa è più lunga di prima ed arriva a 5,16 metri con uno spunto da 0 a 100 km/h limato a 2,8 secondi. La potenza massima, che può venire sfruttata solo nelle qualifiche, raggiunge i 250kW, una cinquantina in più rispetto al modello cui subentra.

In gara però è consentito arrivare “solo” fino a 270. Il peso minimo è cresciuto di 20 chilogrammi e raggiunge quota 900, pilota incluso. Attraverso la cornice luminosa dell’Halo, il dispositivo di protezione per la testa dei piloti, la monoposto trasferirà informazioni agli spettatori. L’aerodinamica polarizzata ed il generoso diffusore posteriore caratterizzano la batmobile con ruote da 18 pollici. Gli pneumatici, i Pilot Sport EV2 all-weather, sono stati sviluppati espressamente da Michelin per il campionato a zero emissioni.

La monoposto elettrica è stata realizzata di nuovo dalla Spark Racing Technology del francese Frédéric Vasseur, che dallo scorso luglio è anche il team principal della scuderia Alfa Romeo Sauber di Formula 1. Gli accenti italiani della Gen2 sono i freni con dischi in carbonio (278 millimetri davanti e 263 dietro), forniti dalla Brembo, e la scocca, griffata Dallara.

 

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Martedì 24 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 25-04-2018 12:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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