Honda Forza 750, l'anima da GT si esalta nel my2025. Aggiornamenti estetici e tecnologici di rilievo
Nuovo Honda X-ADV, si evolve il crossover a due ruote. Unico nel suo genere: unisce stile, tecnologia e divertimento alla guida
Honda 0 Series, la nuova generazione di veicoli elettrici ed intelligenti in arrivo dal 2026
BURIRAM - Il ‘cannibalè ha vinto ancora. Marc Marquez conquista anche la Thailandia e porta a casa l’ottavo titolo in motomondiale della carriera, il sesto in MotoGp, il quarto di fila nella classe regina. Ci è riuscito vincendo sulla pista di Buriram, 15mo appuntamento stagionale, confermando una supremazia inequivocabile che lo proietta nell’Olimpo dei più grandi di sempre, insieme a Giacomo Agostini (15 titoli), Angel Nieto (13), Valentino Rossi e Mike Hailwood (9). «Oggi ho pensato solo a vincere, senza fare calcoli o pensare alla classifica», ha detto il fuoriclasse spagnolo a fine corsa e così è stato, arrivando puntuale per primo sotto la bandiera a scacchi per conquistare una vittoria per tanti versi annunciata: per la classe del pilota e lo strapotere della sua Honda, davvero imprendibile sull’allungo. A Marquez non bastava arrivare secondo oggi, senza correre rischi di caduta nello spalla a spalla con l’arrembante Quartararo negli ultimi due giri: voleva vincere e così è stato.
Niente calcolatrice, insomma (allo spagnolo sarebbe bastato guadagnare appena due punti su Dovizioso) e a «tutta manettà anche a Buriram dove il n.93 della Honda parte subito all’attacco, dietro solo al francesino della Yamaha non ufficiale che presto staccano tutti per una gara a due che durerà fino all’ultima curva. Attendista e programmatore per gran parte della corsa, Marquez è stato letale quando è servito, con l’ultima staccata a poche centinaia di metri dal traguardo che non ha ammesso repliche da parte di un Quartararo, comunque grandissimo e predestinato. E dietro? il vuoto, con Vinales, terzo, e Dovizioso quarto e staccatissimo a 11 secondi. Poi, via via Alex Rins (5/o), Franco Morbidelli (6/o), Joan Mir (8/o), Valentino Rossi, malinconicamente 8/o e mai in gara per il podio. La gara, come detto, si limita al botta e risposta tra Marquez e il ‘poleman’ Quartararo che scatta subito in testa, tallonati dal pilota Honda che già al 2/o giro porta il primo attacco, ma va lungo e il francesino ne approfitta. va avanti così per gran parte di gara, con il trio italiano Dovizioso, Morbidelli e Rossi) che cercano di avvicinarsi a Vinales. Ad un certo punto, Quartararo arriva ad avere diversi decimi di vantaggio su Marquez che però non molla e aspetta solo il momento giusto per la ‘graffiatà decisiva. Marquez ci prova quando mancano 4 e 3 giri al termine ma i due attacchi in staccata non vanno a buon fine. Ma da ‘cannibalè qual è, a Marquez è bastato solo aspettare. E così è stato ed è giusto così per celebrare chi ha dominato e monopolizzato la stagione del motomondiale: difficile pensare, d’altronde, che qualcuno potesse oggi rovinargli la festa.
«Voglio dire solo grazie alla Honda per lo straordinario lavoro. Ora mi godo questa vittoria e festeggio il mio ottavo titolo». È la soddisfazione di Marc Marquez dopo il successo nel Gp di Thailandia che lo riconferma campione del mondo in MotoGp, per lo spagnolo si tratta dell’ottavo titolo iridato in carriera. «Ho programmato il weekend cercando di vincere la gara. Onestamente non mi importava del campionato, volevo solamente cercare il modo migliore per vincere questa gara. Quartararo è stato davvero veloce nella prima parte, avevo un pò di distacco ma sono riuscito a riprenderlo», conclude. «Ci abbiamo provato e creduto ma da subito ci siamo sfilati, davanti andavano troppo forte. Dobbiamo migliorare sotto certi aspetti». Sono le parole del pilota della Ducati, Andrea Dovizioso, dopo il quarto posto conquistato nel Gp di Thailandia che ha incoronato Marc Marquez campione del mondo. «Quando hai gap di questa entità è complicato giocarsi il campionato -prosegue il pilota italiano arrivato con 11 secondi di distacco al traguardo e staccato di 110 punti dallo spagnolo in classifica-. Dobbiamo capire cosa sta succedendo alla nostra moto ma c’è da dire che la MotoGp è cambiata parecchio».