La Mercedes W13

Il porpoising diventa un caso politico: Ferrari e Red Bull contro FIA e Mercedes

di Massimo Costa
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Scoppia il caso politico in F1. Red Bull e Ferrari contro Mercedes, questa la sintesi. Il motivo? La sensazione, secondo Mattia Binotto e Christian Horner, che il team che schiera Lewis Hamilton e George Russell abbia ricevuto un grosso favore dalla FIA per quanto riguarda la direttiva tecnica numero 39 emessa prima del Gran Premio del Canada. L'argomento è il seguente: come arginare il fenomeno del porpoising, ovvero i saltellamenti delle monoposto che mettono a rischio la salute dei piloti e che possono risultare pericolosi per la sicurezza in generale. La W13 è la monoposto che più ha sofferto questo problema, anche se Toto Wolff ha dichiarato recentemente che sta per essere risolto. Dal Gran Premio del Belgio, tutte le squadre dovranno adeguarsi ai limiti di oscillazione aerodinamica definiti attraverso una specifica metrica calcolata dai tecnici della FIA. Chi non risponderà a tali parametri, sarà obbligato a rivedere i propri assetti anche a discapito delle prestazioni.

La FIA non scherza proprio, perché se vi saranno squadre che non rispetteranno tali parametri, le conseguenze saranno estreme: squalifica. Inoltre, ci sarà un inasprimento sui valori di rigidità del fondo e del pattino inferiore antiusura, perché qualche scuderia potrebbe aver sfruttato zone grigie del regolamento, giocando sulla flessibilità dei materiali, per avere vantaggi velocistici: su tutte Red Bull e Ferrari, che comunque sono sempre risultate conformi. Nel frattempo, l’algoritmo di misurazione verrà fornito ai team già per dal prossimo appuntamento in Francia, affinché gli ingegneri abbiano a disposizione due interi weekend (si correrà poi in Ungheria) per capire come adeguarsi in caso di necessità, al rientro in azione dopo la pausa estiva.

La FIA, in ogni caso, considera queste mosse di emergenza: nel 2023 si rischia di tornare da capo, quando nel naturale processo di sviluppo i team troveranno maggiore downforce. Ecco perché, dopo l'ultimo meeting del Comitato Tecnico Consultivo, è stata comunicata l’intenzione di compiere quattro interventi in vista del prossimo campionato. Saranno alzate di 2,5 centimetri le estremità del fondo, che servono a “sigillare” la macchina al suolo, e sarà aumentata anche l'altezza da terra della chiglia del diffusore, attorno a cui si innesca l'effetto Venturi. Inoltre, per il fondo verranno introdotti test più severi di flessione laterale e sensori più accurati per la misurazione delle oscillazioni.

Questa appare soprattutto una vittoria politica Mercedes, che potrebbe colmare più in fretta il ritardo prestazionale su Red Bull e Ferrari. E da qui scatta il nervosismo di Binotto ed Horner. Manca però la ratifica del Consiglio Mondiale, e il voto a maggioranza delle scuderie: fra le contrarie ci sarebbero anche le satelliti Alfa Romeo e Haas, lato Maranello, e AlphaTauri, lato Milton Keynes. Oltre, a sorpresa, la Williams che è equipaggiata dalla power unit della Mercedes e ha iniziato la stagione con una filosofia aerodinamica molto simile a quella della W13, poi cestinata. La FIA potrebbe forzare la mano in base al principio della sicurezza, seppur, sulla carta, basterebbe scendere compromessi sugli assetti. Ovviamente nessuno vuole perdere decimi al giro: la lotta è anche al di fuori della pista.

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Mercoledì 20 Luglio 2022 - Ultimo aggiornamento: 23-07-2022 14:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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