
IMSA: a Porsche il titolo, Cadillac conquista la Petit Le Mans, storico trionfo in GT per Lamborghini

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ROAD ATLANTA – La 27ª edizione della Petit Le Mans, ultimo atto stagionale dell’IMSA, si è conclusa con una vittoria memorabile per Cadillac e il team Chip Ganassi Racing. Il costruttore americano e il team a Stelle e Strisce hanno, infatti, concluso al meglio il loro sodalizio che terminerà a fine stagione. Renger van der Zande, Sebastien Bourdais e Scott Dixon hanno conquistato la gara precedendo le due Porsche del Penske Motorsport. La Casa tedesca di è così assicurata il titolo costruttori e il campionato IMSA con Felipe Nasr e Dane Cameron. Infine Lamborghini ha ottenuto uno storico successo in GTD Pro con il terzetto Mirko Bortolotti, Jordan Pepper e Franck Perera.
La gara per la Cadillac del Chip Ganassi Racing è iniziata subito in salita. Dapprima un drive through, per un problema riscontrato a un sensore della V-Series.R, li ha portati in fondo alla classifica di classe GTP. La stessa penalità è stata scontata verso la seconda ora, per via del contatto tra van der Zande e la Oreca dell’High Class Racing. Infine un testacoda da parte del pilota olandese, a due ore dal termine, ha fatto scivolare la Cadillac a due giri dalle Porsche rimaste saldamente in testa. Nonostante tutte queste disavventure, gli uomini del Chip Ganassi non hanno mai mollato mettendo in mostra una solida rimonta.
Come nelle migliori tradizioni dell’IMSA tutto si è deciso nel corso dell’ultima ora quando Ricky Taylor, secondo assoluto con la sua Acura ARX-06, è rimasto coinvolto nell’incidente che ha visto protagonisti la Ford Mustang di Corey Lewis e la Porsche 911 di Jan Heylen. La neutralizzazione ha permesso alle squadre di effettuare differenti strategie. Ad approfittarne è stato il team Penske Motorsport che ha richiamato ai box la Porsche 963 LMDh del leader Tandy, poi rientrato in pista davanti la Cadillac di van der Zande, autore di un forsennato recupero assieme a Bourdais e Dixon.
La Petit Le Mans è ripartita a trentacinque minuti dalla bandiera a scacchi. Si è assistito, così, a una corsa sprint con Tandy e van der Zande che hanno dato spettacolo battagliando sul circuito di Road Atlanta. Nell’ultimo quarto d’ora l’olandese della Cadillac ha rotto gli indugi infilando, nella staccata di curva 1, Tandy. Riuscita la manovra, van der Zande si è involato verso la vittoria. Tuttavia i brividi non sono mancati quando, a cinque minuti dal termine, il faro anteriore destro della Cadillac V-Series.R ha iniziato a funzionare a intermittenza. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio e l’olandese ha tagliato per primo il traguardo.
Dopo aver perso il comando della gara, Tandy è stato tamponato da Philipp Eng. Se il pilota della Porsche, in equipaggio con Kevin Estre e Mathieu Jaminet, è riuscito a proseguire chiudendo in seconda pozione, Eng è dapprima rientrato ai box per via di una foratura, accusata sulla sua BMW, e poi ha dovuto scontare il drive through per la manovra scorretta. Ad approfittarne è stato Matt Campbell che, tagliando il traguardo al terzo posto, ha permesso ai suoi compagni di squadra Cameron e Nasr di conquistare sia il titolo IMSA che quello in Michelin Endurance Cup. Oltre al campionato piloti, Porsche si è aggiudicato anche il titolo costruttori, mente al Penske Motorsport è andato il campionato a squadre.
Scivolata al quarto posto, la BMW di Eng, Augusto Farfus e Jesse Krohn ha avuto la meglio sulla Cadillac del Whelen Racing. Scattata dalla pole, la V-Series.R di Jack Aitken, Pipo Derani e Thom Blomqvist è stata dapprima attardata da due penalità e poi costretta a una sosta sul finale, dopo essere rimasta coinvolta nel contatto tra Tandy ed Eng. Sesto posto per la Porsche 963 LMDh del Proton Competition del nostro Gianmaria Bruni in equipaggio con Bent Viscaal e Alessio Picariello.
Ottavo posto di classe per la Lamborghini SC63 LMDh del team Iron Lynx. Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli e Romain Grosjean si sono resi protagonisti di una gara solida mostrando un buon passo. Tuttavia la vettura è stata rallentata dapprima da un tamponamento e poi da uno stop & go perdendo irrimediabilmente terreno nei confronti delle altre vetture di classe GTP. Tradito da un guasto al servosterzo della sua Porsche, è finita con un mesto ritiro l’ultima gara in carriera di Richard Westbrook.
Seconda vittoria in LMP2 per il TDS Racing in IMSA. Dopo il successo ottenuto a Indianapolis, Mikkel Jensen, Steven Thomas e Hunter McElrea si sono ripetuti a Road Atlanta conquistando la vittoria di classe della Petit Le Mans. L’ufficiale Peugeot nel FIA WEC ha tagliato il traguardo precedendo di poco più di un secondo la Oreca 07 del Riley condotta da Felipe Fraga in equipaggio con Josh Burdon e Gar Robinson.
A completare il podio è stato il terzetto del team Era Motorsport composto da Connor Zilish, Ryan Dalziel e Dwight Merriman. Grazie al quarto posto finale, gli alfieri dell’Inter Europol Competition by PR1 Mathiasen Motorsport Tom Dillmann e Nick Boulle, per l’occasione affiancati da Jakub Smiechowski, si sono aggiudicati il titolo IMSA di classe LMP2. Gara da dimenticare per lo United Autosports, entrambe le Oreca del team non sono riuscite a vedere la bandiera a scacchi a causa di diversi incidenti.
Storico successo per Lamborghini e il team Iron Lynx nella classe GTD Pro in IMSA. Il costruttore di Sant’Agata Bolognese finora non era mai riuscito a conquistare la vittoria assoluta in GT di una classica dell’Endurance. La squadra italiana ha trionfato in classe GTD Pro con la Lamborghini Huracan GT3 magistralmente guidata da Bortolotti, Pepper e Perera. Salita al comando delle operazioni nel corso delle prime ore di gara, la Lamborghini griffata Iron Lynx si è mostrata la vettura più competitiva del lotto. A impensierire i piloti del Toro ci ha pensato la Ferrari del Risi Competizione. Infatti, con una strategia fuori sequenza, Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon e Daniel Serra si sono messi alle spalle della Huracan.
Tutto si è deciso nel corso delle ultime due ore quando Pepper ha avuto la meglio su Serra. Il brasiliano della Ferrari ha poi provato a impensierire il sudafricano nell’ultima ripartenza, ma Pepper ha mantenuto i nervi saldi fino all’ultimo. Il terzo posto di Ross Gunn, supportato da Alex Riberas e Roman De Angelis, non si è rivelato sufficiente per la lotta di campionato. Ad aggiudicarsi il titolo IMSA in GTD Pro è stato Laurin Heinrich che, insieme a Michael Christensen e Julien Andlauer, ha tagliato il traguardo undicesimo di classe.
Gara decisa negli ultimi minuti anche in GTD. A vincere è stata la Ferrari 296 GT3 del Conquest Racing di Albert Costa, Manny Franco e Cedric Sbirrazzuoli. A mezz’ora dalla bandiera a scacchi, Costa ha avuto la meglio su Loris Spinelli che, in equipaggio con Devlin De Francesco e Misha Goikhberg, ha portato la Lamborghini del Forte Racing sul secondo gradino del podio. Attardata da una sosta non preventivata nell’ultimo stint, la Lexus di Aron Telitz, Patrick Thompson e Frankie Montecalvo è scivolata in terza posizione. Alla coppia della Mercedes AMG del Winward Racing Russel Ward e Philip Ellis, per l’occasione fiancheggiati da Indy Dontje, è stato sufficiente il nono posto finale per essere incoronati campioni IMSA di classe GTD.
IMSA – Perit Le Mans: Risultati Gara