Enea Bastianini

In Qatar tris italiano, trionfo Bastianini in Motogp, successi per Vietti in Moto 2e Migno in Moto3

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LOSAIL - Il motomondiale 2022, il primo senza Valentino Rossi da tempi immemorabili, si apre con un trionfo per l’Italmoto. Sul circuito di Losail hanno vinto tutti piloti tricolori, da Andrea Migno in Moto3 a Celestino Vietti in Moto2 fino al trionfo di Enea Bastianini nella classe regina. Rossi, neo papà di Giulietta, avrà gioito per una giornata memorabile, segnata anche dal ricordo di Fausto Gresini, il dirigente del team satellite della Ducati scomparso poco più di un anno fa e che oggi «ha spinto dal cielo» il riminese Bastianini verso la sua prima vittoria in MotoGp. Partito dalla prima fila, tra il poleman Jorge Martin e Marc Marquez, il 24enne romagnolo campione del Mondo Moto2 nel 2020 ha gestito la gara come un veterano, non forzando subito il ritmo per preservare le gomme della sua Ducati. A dettare il ritmo è stato soprattutto Pol Espargaro, compagno di scuderia di Marquez alla Honda, che ha condotto la corsa per quasi due terzi ma quando Bastianini ha deciso di attaccarlo a quattro giri dalla fine, approfittando della potenza della Desmosedici sul rettilineo principale, lo spagnolo si è disunito allargando la traiettoria e ha lasciato strada anche al sudafricano Brad Binder.

Il pilota Ktm fino all’ultima curva ha insidiato Bastianini, il quale però è riuscito a tagliare il traguardo per primo. «È un’emozione incredibile. Dedico questa vittoria a Fausto, lui ha spinto tanto dal cielo, è fantastico per tutto il team quello che è successo - ha detto il riminese -, abbiamo pianto tutti insieme, sono molto contento anche per la mia famiglia a casa». Grande commozione e gioia anche per la moglie di Gresini, Nadia Padovani, che ha deciso di portare avanti la guida del team e ha subito raccolto i primi, inattesi frutti. Sul podio, con l’italiano e Binder è salito sul terzo gradino anche Espargaro, dove ha cercato di issarsi anche il fratello Aleix, comunque ottimo quarto con l’Aprilia subito davanti a Marquez. Sesto e settimo posto per le Suzuki di Joan Mir e Alex Rins, mentre le Yamaha hanno deluso: la migliore M1 è quella di Fabio Quartararo, solo nono, mentre Franco Morbidelli ha chiuso undicesimo. Alla gioia e alla commozione di Bastianini fa da contraltare la delusione di Francesco Bagnaia, che dopo non aver brillato nelle qualifiche ha fatto un pasticcio in gara con un sorpasso ai limiti su Jorge Martin che ha messo entrambi fuori causa per una caduta senza conseguenze. L’altra Ducati ufficiale, quella di Jack Miller, si era ritirata in precedenza per un problema tecnico.

Una delusione per il team italiano, ma questo 6 marzo in Qatar sarà comunque da ricordare. Era da Misano 2018 che tre italiani non salivano sul primo gradino del podio (Dovizioso in MotoGp, Bagnaia in Moto2, Dalla Porta in Moto3), mentre addirittura da Malesia 1996, non guidavano in contemporanea la classifica piloti (Luca Cadalora nella classe 500, Max Biaggi in 250, alla fine campione del mondo, e Stefano Perugini in 125). Quella fu anche la gara di esordio di Valentino Rossi. Forse un segno del destino.

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Lunedì 7 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 08:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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