Felix Rosenqvist

L'India svetta in Formula E. Ad Hong Kong il 2° e-Prix va alla Mahindra di Rosenqvist

di Giorgio Ursicino
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NONG KONG - Ci pensa la Formula E a scaldare l’inverno dei motori. In letargo tutti i principali campionati, Formula 1 in testa, sono le monoposto elettriche “zero emission” a tenere gli spettatori incollati davanti alla tv (tutte le gare in diretta su Italia 1). Nell’affascinante scenario di Hong Kong è andata in onda la prima tappa che prevedeva due ePrix e quello disputato ieri è stato particolarmente appassionante con i piloti e team meno accreditati, o addirittura esordienti, che hanno dimostrato di potersi mettere alle spalle i protagonisti delle scorse stagioni. In pista ha vinto l’Audi ufficiale di Daniel Abt che si era fatto un bel regalo per il suo 25° compleanno, partendo in seconda fila e percorrendo i 45 giri della gara, con tanto di cambio di vettura a meta corsa, senza effettuare il minimo errore. In realtà il giovane tedesco è stato più consistente che spettacolare ed è riuscito a prendere il comando del gruppone per errori dei rivali che lo precedevano.
 

 

Sam Bird, il trionfatore dell’ePrix di sabato, era stato retrocesso di 10 posizioni sulla griglia per avere investito un meccanico (fortunatamente non si è fatto nulla) durante la sosta ai box per sostituire la monoposto. Felix Rosenqvist ed Edorado Mortara che lo precedevano al via, in tempi diversi (all’inizio e a fine gara) hanno commesso lo stesso errore esattamente nel medesimo punto. Alla staccata del rettilineo lungo per inserirsi nel tornantino hanno perso il retrotreno finendo in testacoda.

A fine gara i commissari hanno riscontrato delle irregolarità sui sigilli di alcuni organi meccanici del bolide dei quattro anelli ed il figlio d’arte è stato squalificato. Sono così finiti primo e secondo nell’ordine lo svedese della Mahindra e lo svizzero-italiano della monegasca Venturi. Per Felix è la seconda stagione in Formula E, Edoardo è addirittura all’esordio e, come hanno dimostrato campioni affermati entrati nella categoria ecologica, queste monoposto non sono affatto facili da guidare, non solo per il bilanciamento performance-risparmio di energia.
Il tedesco André Lotterer e lo svizzero Neel Jani, entrambi vincitori della mitica 24 Ore di Le Mans e fino a due settimane fa driver della mostruosa Porsche 919 Hybrid campione del mondo Endurance, hanno faticato assai nelle loro due prime gare e sono a quota zero in classifica generale. In difficoltà anche i campioni delle precedenti stagioni che tuttora hanno i favori del pronostico.

È a quota zero anche il re in carica, la prima guida dell’Audi Lucas Di Grassi, mentre il campione della stagione precedente Sebastien Buemi, che guida la Renault tre volte campione di fila, ha racimolato appena un punticino. Fra le squadre hanno ben figurato la DS, la Jaguar e soprattutto gli indiani della Mahindra che sono la vera sorpresa di questo inizio di stagione e ora guidano la classifica riservata ai Costruttori. Oltre al trionfo di Rosenqvist in gara 2 con una pole straordinaria, c’è stato anche il podio del “vecchio” Nick Heidfeld in gara 1.
 

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Lunedì 11 Dicembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 14-12-2017 12:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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