LE MANS - Due Porsche sono al comando della 18ma ora della 24 Ore di Le Mans. Alla n° 19 di Hulkenberg-Bamber-Tandy si è infatti accodata la n° 17 di Bernhard-Hartley-Webber mentre seguono le tre Audi e poi l’altra 919 Hybrid con le Toyota TS040 a 3 giri dalla R18 e-tron quattro n° 8 di Di Grassi-Duval-Jarvis.
Le ufficiali vanno come missili. Dunque tutte le auto ufficiali marciano apparentemente come orologi, ma la n° 7 di Fassler-Lotterer-Tréluyer ha rischiato ed è dovuta rientrare con la fiancata destra da sostituire, perdendo però solo 3’30” e trovando poi qualche giro dopo la migliore velocità massima della gara con 341,3 km/h. Anche la battistrada ha vissuto qualche istante di apprensione quando è stata tirata dentro il box dove i meccanici hanno tolto il cofano per un veloce controllo prima di rimandarla in pista.
Niente è cambiato per le altre classi.
Invariate le altre leadership. La Ferrari 458 Italia dei “martelli” Bruni-Vilander-Fisichella mantiene un piccolo vantaggio sulla Chevrolet Corvette C7R di Gavin-Milner-Taylor mentre ha rischiato parecchio Dalla Lana sul finire dell’ora finendo sulla ghiaia alla Tertre Rouge, ma è riuscito con una manovra grandiosa a far curvare la vettura e a farla scorrere rientrando in pista e mantenendo la prima posizione tra le GTE Am che oramai tiene in pugno da ore con un vantaggio di oltre 2 giri sui diretti inseguitori. Nella LMP2 sono ancora l’Oreca n° 47 e i motori Nissan a menare le danze.
L’incognita pioggia sempre più vicina. Intanto il sole del mattino e il cielo azzurro stanno lasciando spazio alle nuvole e si percepisce l’umidità crescente: segno che la pioggia, come nelle previsioni, potrebbe arrivare movimentando la corsa proprio nell’ultima fase, quella decisiva. Sono ancora 46 le vetture in classifica.