La Audi R18 di Lucas di Grassi, Loïc Duval e Oliver Jarvis puntano e riprendersi la seconda posizione iridata persa dopo l'ultima gara.

LMP1, Porsche contro tutti ad Austin: 6 ore in notturna ad alta tensione

di Mattia Eccheli
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AUSTIN – Meno quattro. Sabato si corre con il buio ad Austin (nella notte italiana: chi si sveglia all'alba può assistere all'arrivo previsto per le 6), la sesta delle dieci prove del FIA World Endurance Championship. Porsche ha già calato il poker e comanda la classifica sia con i piloti sia fra i costruttori nella classe regina, la LMP1. È un dominio significativo e per Audi e (soprattutto) Toyota quella statunitense è una prova praticamente senza appello.

A due settimane dalla gara messicana, la gara notturna texana dovrebbe risparmiare ad auto e piloti almeno le temperature più torride. La 6 Ore del Circuit of The Americas scatta alle 17 locali ed il sole dovrebbe tramontare già due ore e mezza più tardi. I vincitori della passata edizione sono anche i campioni mondiali uscenti (Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber), reduci da due affermazioni consecutive. Al comando della classifica piloti ci sono però gli altri piloti che guidano la 919 Hybrid e cioè Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb. “Le curve veloci nel primo ed ultimo settore rendono quello di Austin un vero e proprio circuito ad elevato carico aerodinamico – ha commentato il 36enne tedesco - E questo si adatta alla nostra vettura”.

Lungo le 20 curve dei 5,513 chilometri del circuito di Austin, le due Audi R18 inseguono la seconda affermazione della stagione dopo quella belga di Spa-Francorchamps: nulla è ancora veramente perduto, ma l'ipoteca di Porsche, soprattutto sul titolo costruttori, è molto seria. Dopo l'infortunio, in Texas tornerà in gara Benoit Tréluyer, già atteso in Messico, dove però Marcel Fässler e André Lotterer avevano di nuovo corso da soli. L'obiettivo dei tre è quello di bissare il successo del 2014. Sull'altra Audi R18 Lucas di Grassi, Loïc Duval e Oliver Jarvis puntano e riprendersi la seconda posizione iridata persa dopo l'ultima gara.
 

 


Toyota, solo aritmeticamente non ancora tagliata fuori dalla lotta per il titolo costruttori (89 punti da recuperare sono un abisso anche se ne restano ancora 176 da assegnare), ha guadagnato la piazza d'onore con Kobayashi, Conway e Sarrazin. Sul passo gara, la 050 Hybrid non è sembrata all'altezza delle altre vetture pur essendosi fermata ad un solo giro dal successo proprio alla 24 Ore di Le Mans. “Per le sue caratteristiche, la pista di Austin si adatta meglio alla nostra vettura”, ha osservato Sébastien Buemi, uno dei tre piloti dell'altro equipaggio, quello più “titolato”. Al costruttore giapponese manca ancora un successo che ripaghi dell'impegno in questa stagione.

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Sabato 17 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 18-09-2016 16:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA