La Mahindra che corre la 5^ stagione di Formula E

Mahindra protagonista in FE dalla prima edizione. La scuderia indiana ha in cassaforte oltre 500 punti

di Mattia Eccheli
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ROMA - Nelle ultime due stagioni Mahindra è stata una delle scuderie che hanno corso la Formula E da vera protagonista. Si è classificata terza fra i costruttori nel campionato 2016/2017 e quarta in quello che si è concluso in estate. Ma per guidare la M5Electro, cioè il nome del novo bolide Gen2, è stata scelta una nuova coppia di piloti: il belga Jerome D’Ambrosio (due successi finora) ed il tedesco Pascal Wehrlein. In realtà, almeno nel primo E-Prix, quello che si corre in Arabia Saudita il 15 dicembre, Felix Rosenqvist sarà ancora al volante della monoposto a zero emissioni perché il debuttante che arriva dalla Formula 1 e che a 20 anni, è stato il più giovane trionfatore del DTM (il campionato turismo della Germania) non potrà gareggiare.

Nick Heidfeld, la cui costanza ha contribuito ai prestigiosi risultati della squadra indiana, resta come pilota di riserva e consulente. La 38enne britannica Katherine Legge, proverà la macchina nel corso dei test ufficiali in programma dopo l’E-Prix inaugurale. Non è la prima volta che la scuderia affida la monoposto ad una donna: nella primavera dello scorso anno era già stata guidata dall’attrice Gul Panag, divenuta la prima donna indiana a pilotare una monoposto di Formula E.

Il team diretto da Dilbagh Gill è ambizioso, soprattutto dopo l’esplosivo avvio della quarta stagione quando Rosenqvist (che correrà nell’IndyCar con il team Chip Ganassi) era schizzato al comando della classifica piloti. La partecipazione di Mahindra al mondiale elettrico è stata tutt’altro che simbolica (tra l’altro anche con un importanti collaborazioni italiane sia con Pininfarina, che controlla, e Magneti Marelli). Aveva chiuso all’ottavo posto il campionato inaugurale balzando al quinto nel secondo, salendo sul podio nel terzo dal quale è stata costretta a scendere al termine del quarto. Complessivamente ha incamerato 516 punti: poche squadre hanno saputo fare meglio.

I tre successi di Mahindra sono stati ottenuti da Rosenqvist, che assieme a Heidfeld ha garantito anche 14 dei 15 podi complessivi (Bruno Senna era arrivato secondo a Mosca nel 2016). La scuderia, che ha preso parte a tutti gli E-Prix corsi finora e in una sola occasione nessuna macchina è arrivata fino in fondo (a Città del Messico, quest’anno) ha anche all’attivo 6 pole e 5 giri veloci.

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Giovedì 14 Febbraio 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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