Max Rendina, ex pilota del mondiale. Ora è l'ideatore ed organizzatore del Rally di Roma Capitale

Max Rendina: «Il Rally di Roma Capitale è una mia lucida follia. Siamo pronti anche per il grande salto nel WRC»

di Franco Carmignani
  • condividi l'articolo

Se il Rally di Roma Capitale può festeggiare quest’anno la decima edizione consecutiva, inserita nel massimo contesto internazionale, lo si deve a Max Rendina, che è riuscito a fare a Roma quello che non era mai riuscito ad altri. La partenza a Castel Sant’Angelo, la prova all’Eur, le Terme di Caracalla, il Colosseo…

Ma chi è Rendina? Un sognatore, un fenomeno…

«Attualmente sono un…ex pilota del mondiale»

E con un gran bel curriculum…

«Sì, correndo con le macchine produzione (come l’amatissima Mitsubishi Lancer, ndr) ho vinto l’IRC nel 2009, il campionato italiano nel 2012, il campionato mondiale 2014, ancora un terzo posto mondiale l’anno dopo. A metà 2016 mi sono ritirato. Erano tre anni che mancavo da casa e devo ringraziare mia moglie di avermi supportato con la famiglia. Mi sono così limitato a fare qualche garetta non lontano da casa».

Il WRC era così impegnativo?

«Sì, come logistica (basti pensare alle trasferte di fine anno in Nuova Zelanda (o in Australia necessarie per marcare i punti necessari per il titolo, ndr), le prove, l’allenamento fisico…»

Però lì nasce il futuro organizzatore.

«Sì, con il navigatore prendevamo molti appunti, che una volta a casa ripassavamo, segnando le cose più interessanti. Il Rally di Roma Capitale nasce dalla mia passionaccia per la specialità, che a Roma non c’era, se parliamo di Vallelunga è un’altra cosa. A Roma ci sono le squadre di calcio, e altri sport. Perchè non fare anche il Rally? All’inizio mi hanno preso per matto, ma non mi sono smontato, e con il sostegno dell’ACI e dell’Assessorato Grandi Eventi, e della grande dedizione del mio staff, e delle mie segretarie, siamo arrivati alla decima edizione».Il Roma Capitale è Castel Sant’Angelo, Il Colosseo, la Città più bella del mondo, è un grosso vantaggio mediatico che nessun altro luogo al mondo può vantare…Per il resto abbiamo un attenzione maniacale alla sicurezza, con standard anche superiori a quanto richiesto. Non dimentichiamo che il promoter del FIA ERC è da quest’anno lo stesso del WRC. Ma il Rally Città di Roma è anche quelle 1100 persone che ci lavorano! Mi piace citare mio figlio Niko, che sta crescendo a livello esponenziale, Simone Ferraro e Bruno del Pianto. Racconto un aneddoto, come è nata la famosa prova al Colosseo Quadrato. Era lì che andavo da bambino con le macchinine a pedali, mentre la domenica mio padre mi portava al Parco scuola del traffico dove guidavo le macchine a benzina. E’ da lì che è partita l’idea!»

C’ anche un indotto importante sul territorio.

«A Fiuggi c’è il sold-out, non si trova più un posto a pagarlo oro!»

Per concludere quale sarà il prossimo step del Rally di Roma Capitale?

«Tutte le gare del mondiale sono organizzate dalle rispettive Federazioni, e non da un privato. Attualmente c’è il Sardegna, che va benissimo e noi ci accontentiamo così. Se mi chiedete se noi siamo pronti dico di si»

Dunque se anziché Monza fosse capitata l’occasione di organizzare la gara di recupero dei mondiali 2021-2022, Max che avrebbe detto?

«Sì, assolutamente!»

  • condividi l'articolo
Lunedì 18 Luglio 2022 - Ultimo aggiornamento: 20-07-2022 11:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti