Valentino Rossi

Gp di Argentina, per Rossi è il momento della verità: Valentino non sa più vincere?

di Gianluigi Giannetti
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Tanti errori e qualche difetto di comunicazione. La vigilia del secondo appuntamento del motomondiale, domenica 3 aprile sull'insidiosissimo circuito argentino Termas de Río Hondo è letteralmente dominata dal silenzio di Federazione internazionale e piloti. Imbarazzo totale dopo la prima tappa inaugurale a Losail in Qatar, perchè in molti hanno la sensazione di averla fatta grossa.

Rossi di vergogna
Dopo la firma del suo rinnovo biennale che lo legherà alla scuderia dei tre diapason fino al 2018, Di Valentino Rossi parla il Managing director Yamaha Lin Jarvis, con una overdose di ironia forse neppure voluta: “Valentino ora è consapevole e crede di poter continuare a tenere il passo, nei confronti dei più giovani piloti”.Fatto sta che la condotta di gara del dottore sulla pista di Losail ha lasciato i suoi fan di stucco, con una mancanza assoluta di coraggio nell'osare la scelta di gomme morbide mai testate in gara, ovvero con la medesima dose di coraggio esibito dal suo rivale Jorge Lorenzo. Dopo la vittoria 2015, Rossi doveva vendicare l'onta di Valencia, ma si è invece esibito in una imbarazzante mancanza di visione tattica. Oltre ad una incostanza nel ritmo di gara che lo ha relegato ad un poco onorevole quarto posto.

Regolamento Bluff
Valentino non c'è più, fino a prova contraria, questa l'analisi dei commentatori più attenti, ai quali non è sfuggito come il campione di Tavullia si sia ritrovato di fatto ultimo dei primi per effetto di un regolamento nato per azzerare le differenze tra moto ufficiali e private, ma che invece ha scavato un fossato tra i top driver e il resto del mondo, anche se ad andature comunque più sostenute per tutti i driver dello schieramento. L'elettronica unica ha esaltato le moto più bilanciate e i manici più sensibili. Lorenzo, Marquez dovizioso, Iannone e da ultimo Valentino, lasciando il primo dei normali, Dani Pedrosa ad oltre quattordici secondi di ritardo a fine gara.

Tango Brutale
Non si preoccupi nessuno della mancanza di carattere dimostrata da Rossi a Losail. Il circuito di Termas de Río Hondo non gli darà scampo. Di nuovo battagliero fino all'estremo del regolamento, oppure già pensionato di lusso, Valentino deve scegliere proprio sulla pista meno adatta a temporeggiare. In 4.806 metri, con 14 curve sono piazzati il rettilineo principale che misura poco più di un chilometro, ma soprattutto cinque curve a sinistra e nove a destra, con una alternanza ritmata e voluto per tenere costantemente in temperatura le gomme. Potrà il nuovo fornitore Michelin mettere tutti i piloti in condizioni di non usurare eccessivamente le coperture a mescola morbida? Lo scorso anno Vinse Rossi dopo aver innescato un sorpasso su marquez tanto ravvicinato da risolversi in un contatto che spedì lo spagnolo a terra. Dodici mesi fa l'inizio esatto della battaglia di cui oggi si parla, ma oggi Valentino è a cora in condizioni di combattere?

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Mercoledì 6 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 05:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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