Il vincitore Giuseppe Vacca, su Osella PA 2.000 Honda

Nappi Junior dà forfeit, Vacca domina il Trofeo Nappi. 130 piloti al via, grande show della Huracan

di Sergio Troise
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BATTIPAGLIA - Il sardo Giuseppe Vacca, su Osella PA 2.000 Honda, è il vincitore del 13° Trofeo Natale Nappi, disputatosi domenica 27 ottobre sul circuito del Sele, il piccolo autodromo (1690 metri) alle porte di Battipaglia (Salerno) dove la Scuderia Vesuvio organizza ogni anno l’evento motoristico di fine stagione coinvolgendo oltre cento piloti provenienti in gran parte dalla Campania: 130 gli iscritti all’edizione 2019, quasi tutti della gloriosa scuderia napoletana, ma anche portacolori di altre attivissime realtà del territorio come la Progetto Corse di Napoli e l’Autosport Sorrento. La gara si è svolta con partenza scaglionata dal direttore di corsa e la classifica finale è stata stabilita in base al tempo stabilito su 6 giri.

Vacca ha ottenuto il successo fissando i cronometri sul tempo di 5’24”334. Nella classifica assoluta ha preceduto il giovane Luigi Fazzino, migliore degli Under 23 e protagonista di un autentico exploit: ha conquistato infatti il secondo gradino del podio gareggiando con una Osella PA21 JRB con motore motociclistico Suzuki da 1600 cc, relegando al terzo posto, con un distacco di oltre 2 secondi, Tommaso Carbone, in gara con una più potente Osella PA 2000 Honda gemella di quella di Vacca (5’25”977 il tempo di Fazzino, contro 5’28”006 di Carbone).

A un soffio dal podio, staccato di appena 87 millesimi, è finito Francesco Celentano, sulla prima monoposto in classifica (una Dallara F302 con motore motociclistico 1400), che ha preceduto l’Osella PA21 JRB 1000 di Achille Lombardi. I due si sono insediati rispettivamente al 4° e 5° posto della classifica assoluta, davanti alla più potente Osella PA 2000 del poleman Agostino Bonforte, costretto al sesto posto a causa di un testacoda.

All’ultimo momento è mancato all’appello dei migliori Gianni Nappi: il figlio del pluridecorato Piero, recentemente ritiratosi dalle corse, avrebbe dovuto vestire i panni del favorito al volante della Osella 3.0 litri con cui ha corso fino a poco tempo fa il padre, ma un incidente in prova gli ha negato questa possibilità. Arrivato lungo alla curva più veloce del tracciato, Nappi Junior è finito contro le barriere di protezione danneggiando vistosamente l’auto, soprattutto nella parte anteriore sinistra. Impossibile rimettere la macchina a posto, non c’è stato altro da fare che annunciare il forfeit. Con grande disappunto degli organizzatori, che contavano sull’exploit del rampollo della famiglia che dà il nome al Trofeo.

“Speriamo in un’altra occasione – ha commentato Valentino Acampora, attuale presidente della Scuderia Vesuvio e deus ex machina dell’organizzazione (gestita in collaborazione con la Selegest dell’autodromo del Sele). Altro motivo di disappunto per l’instancabile animatore della macchina organizzativa è stata l’esclusione forzata delle monoposto 3.000, imposta dai nuovi regolamenti sui mini autodromi. “Avevamo tre o quattro piloti pronti a partecipare con queste auto di grande livello, ma siamo stati costretti ad escluderle” ha informato Acampora.

Il successo della manifestazione è stato comunque assicurato dai 130 piloti al via e dalla notevole affluenza di pubblico. “Per questo ringrazio tutti, dai piloti protagonisti in pista agli ufficiali di gara, agli sponsor, agli spettatori. In particolare – ha tenuto ad aggiungere Acampora – ringrazio Ciro Nappi, storico fondatore della Vesuvio, che non ha fatto mancare la sua presenza alla manifestazione, venendo appositamente a Battipaglia dalla sua residenza di Sabaudia.”

In pista, la famiglia Nappi è stata rappresentata dall’altro Gianni (figlio di Ciro), che ha gareggiato per la prima volta al volante di una Mini Cooper JCW. Si è classificato terzo di classe nella RSTB 1600: un buon risultato considerando che si tratta di un debuttante che ha indossato per la prima volta tuta e casco.

Tra le vetture coperte (Turismo e GT) si è imposto alla grande il “siciliano di Bergamo” Rosario Parrino, al volante della potentissima Lamborghini Huracan curata da AC Racing, con la quale l’esperto pilota ha condotto una stagione in crescendo finita sul podio della Super GT Cup nel Tricolore Montagna. Sulla pista del Sele Parrino ha fermato i cronometri sul tempo di 6’04”21, mettendo un inevitabile profondissimo solco tra sé e il secondo classificato, Giuseppe Eldino, che ha fermato i cronometri sul tempo di 6’15”630 al volante della piccola Peugeot 106 1600. Autore di una bella rimonta, è finito sul podio anche il giovane pugliese Giovanni Tagliente, al volante della Peugeot 308 Racing Cup con cui è stato protagonista e vincitore della classifica Under 25 e RS Cup in CIVM: 6’19”176 il suo crono, contro 6’19”924 di Valerio Magliano, finito quarto per un’inezia.

Tra le auto della E1 Italia 2000, vale la pena sottolineare il successo di Peppe Casillo con la Renault Clio Cup che appena un anno fa aveva guidato, su questa stessa pista, il fratello Marco, prematuramente scomparso qualche mese fa, a 39 anni, per una improvvisa crisi cardiaca. Dedicata a Marco, tra gli applausi di tutti, la coppa consegnata al gentleman-driver napoletano dalla madrina della manifestazione Paulina Bien.

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Martedì 29 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 30-10-2019 11:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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