In vista della nuova stagione, la scuderia tedesca ha testato la nuova vettura in diverse situazioni per circa 23.000 chilometri.

Porsche, la difesa del titolo comincia a Silverstone: nuove soluzioni aerodinamiche

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STOCCARDA - “A Silverstone cominciamo la difesa del titolo”, ha dichiarato Fritz Enzinger, vice presidente LMP1 di Porsche. “Qualunque sia il risultato della gara, la 919 Hybrid deve dimostrare di essere abbastanza competitiva per vincere – ha aggiunto il manager - Questo dev'essere il nostro obiettivo e, considerata l'intensità dei test, siamo fiduciosi di raggiungerlo”. Seconda lo scorso anno nella prova inaugurale con la pole ottenuta dal neozelandese Brendon Hartley e l'australiano Mark Webber (con il tedesco Timo Bernhard poi diventati campioni del mondo) in 1:39.721, Porsche ha da subito la possibilità di migliorarsi.
 


In vista della nuova stagione, la scuderia tedesca ha testato la nuova vettura in diverse situazioni per circa 23.000 chilometri. E per la prova britannica che apre al stagione 2016 del FIA World Endurance Championship, Porsche ha ottimizzato la vettura: la carrozzeria è stata modificata dal punto di vista aerodinamico per ottenere una deportanza elevata nelle curve (18 in totale) veloci. È la prima volta che viene adottata una soluzione simile.


La 919 Hybrid è basata su un motore V4 turbo a benzina da 2.0 litri a cilindrata ridotta con due diversi sistemi di recupero dell'energia: pur con una riduzione dei consumi dell'8%, a Le Castellet, nei test ufficiali, l'auto ha corso sugli stessi tempi del 2015.


Enzinger guida un team composto da 250 persone che per la terza volta prende il via nel WEC. Gli equipaggi non sono mai stati cambiati: con la vettura che porta il numero 1 ci sono i campioni in carica, mentre sulla 2 si alternano Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb. Nel presentare la stagione Bernhard ha puntato sui test degli pneumatici (Michelin): “Abbiamo una buona resistenza e siamo migliorati costantemente”. Hartley ha fissato l'obiettivo: “Salire sul gradino più alto del podio, ma ci aspettiamo una dura lotta”. Webber, il più “esperto” con i suoi 39 anni, è stato prudente: “Abbiamo un profondo rispetto degli avversari”.

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Giovedì 14 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 12:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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