FE, simulato a Madrid il primo EPrix della stagione 11. De Vries (Mahindra) fa miglior tempo della 5^ sessione di test
FE, nuovo miglior crono ai test, tre powertrain Porsche sotto l'1:27. Beckmann (Kiro Race) il più veloce
FE, nuovo miglior crono ai test ufficiali: Günther (Ds) scende di altre 2 decimi. Poi Ticktum (Kiro) e Vergne (Ds)
LE CASTELLET – In teoria i valori sono definiti, con Porsche sempre davanti e Toyota decisamente più competitiva rispetto allo scorso anno. E, sempre in teoria, con Audi costretta ad in seguire. Questo, appunto, in teoria, sarebbe il risultato del prologo di Le Castellet della stagione WEC 2016, che scatta tra il 15 ed il 17 aprile con la 6 Ore di Silverstone. Ma nemmeno i tecnici si sbilanciano troppo sull'affidabilità di questi risultati poiché non è escluso che qualcuno possa essersi “nascosto” (di sicuro nella classe GTE-Pro).
Diciassette ore di prove cronometrate lungo i leggendari quasi 2,2 chilometri del circuito Paul Ricard hanno confermato che l'LMP1 potrebbe risultare più “pepato” rispetto alla scorsa stagione, quando tra Porsche e Audi, prima e seconda, c'erano 80 lunghezze, con Toyota alla metà dei punti dalla scuderia di Zuffenhausen. Importante per la FIA, che ha inasprito le norme sul flusso di carburante per spingere verso una maggiore efficienza, è stato il calo complessivo dei consumi a prestazioni sostanzialmente invariate.
Porsche è nettamente davanti ai rivali: le due nuove 919 Hybrid (oltre 860 chilometri percorsi nella due giorni francese) hanno archiviato i test a 42 centesimi l'una dall'altra. In testa, naturalmente i campioni uscenti Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber (1:37.44) che sono scesi in pista nel secondo turno. Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb avevano spinto la vettura numero 2 fino a 1:37.487.
Con la sua TS050 Hybrid, la scuderia Toyota Gazoo Racing , la grande delusa del WEC 2015, ha ottenuto il terzo tempo (1:38.273) a meno di un secondo dalla testa. Ma il terzetto al volante Sarrazin, Conway e Kobayashi ha evitato di scoprire per intero le proprie carte. Nel corso di diversi giri, Toyota ha fatto registrare i migliori parziali di settore “volando” anche a quasi 341 orari sul rettilineo, decidendo poi di non completare a tavoletta le tornate.
I tempi di Fässler, Lotterer e Tréluyer per conto dell'Audi Sport Team Joest sono, se possibili, ancora meno indicativi (1:38.827, quasi 1,4 secondi di ritardo da Porsche: un abisso). Nel caso della scuderia dei Quattro Anelli, però, più per ragioni tecniche che tattiche. Perché la nuova R18 e-tron Quattro messa in pista nelle prime sessioni ha avuto qualche problema e per continuare a girare i meccanici sono stati costretti ad anticipare la messa a punto dell'altra vettura che avrebbe dovuto essere impiegata solo finiti i test ufficiali.
Il quadro LMP1 è completato dalle scuderie private Rebellion e ByKolles. La prima, in particolare, ha compiuto significativi passi in avanti, forse anche grazie al sostegno di Dunlop. In ogni caso, Nicolas Prost ha superato i 335 orari, mentre Alexandre Imperatori ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 1:41.733, il migliore delle due vetture. ByKolles non ha avuto grandi possibilità di mettersi in evidenza: in pista ha girato solo Oliver Webb, perché i compagni erano altrove: Trummer in ospedale e Kaffer in circuito.