Nella foto, Alonso e Raikkonen

Quei simpatici 40enni che in F1 fanno ancora la differenza: Alonso e Raikkonen a punti a Sochi

di Massimo Costa
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Avere 40 anni e correre come ragazzini. Il Gran Premio di Russia ha detto questo a chiare lettere: l’età non fa poi troppo la differenza in F1 quando hai talento da vendere, determinazione, volontà e soprattutto, grande passione e amore per questo sport. Fernando Alonso ha firmato la sesta posizione e poteva anche arrivare il podio se dal muretto box del team Alpine fossero stati più tempestivi nel capire che era meglio non aspettare troppo per dire allo spagnolo di rientrare ai box per montare le gomme rain. E poi c’è lui, Kimi Raikkonen che con la recalcitrante Sauber Alfa Romeo, al rientro dopo due gare di assenza per Covid, ha avuto il “coraggio” di tagliare il traguardo in ottava posizione. Un capolavoro a cui va aggiunto un primo giro da urlo che lo ha visto decimo al 1° giro, rimanendo poi sempre in zona punti.

Alonso, 40 anni compiuti lo scorso 29 luglio, Raikkonen 41 anni che diventeranno 42 il prossimo 17 ottobre. Verrebbe da dire che sono il futuro della F1 visto quel che hanno messo in pista domenica a Sochi. Ma non è così… Come sappiamo, Kimi ha deciso di ritirarsi, Alonso invece è stato confermato per la prossima stagione, qualcuno dirà a discapito di qualche giovane molto interessante come per esempio Oscar Piastri che è parte della Academy Alpine e vince tutto quel che c’e da vincere da tre anni a questa parte (Eurocup Renault, F3 e se continua così anche F2) tenendo un passo che ricorda quelli di George Russell o Charles Leclerc. Ma per ora, l’entusiasmo di Alonso sta contagiando tutta l’Alpine e va bene così. Del resto se in F1 ci sono soltanto dieci team e venti sedili disponibili, un ricambio costante di piloti è impensabile. Molti avevano dubbi sul rientro in F1, ma dopo un avvio non facile, in cui lo stesso pilota spagnolo non nascondeva le difficoltà che stava incontrando, grazie ad alcuni sviluppi portati sulla Alpine, è arrivato il cambio di passo. Deciso, continuo. Alonso infatti, ha inanellato una bella serie di piazzamenti a punti che lo hanno portato a occupare il decimo posto nella classifica iridata, proprio davanti al più giovane compagno di squadra Esteban Ocon. La differenza tra loro è di 13 punti con Alonso che ha concluso undici gare in top 10 contro le nove del francese.

Raikkonen è arrivato in Russia dopo aver saltato due appuntamenti per Covid. Ci si poteva immaginare un calo di rendimento e invece, salito sulla sua monoposto utilizzata a Spa e Monza da Robert Kubica, Kimi ha fatto la differenza fin dalle prove facendo meglio del compagno di squadra Antonio Giovinazzi. Partito 13esimo anziché 16esimo per via delle varie penalità attribuite ad altri piloti (Valtteri Bottas, Nicholas Latifi, Charles Leclerc), Raikkonen al 1° giro era già decimo e per tutta la gara è rimasto vicino alla zona punti. Favorito dalla buona chiamata ai box per il cambio gomme quando ha iniziato a piovere negli ultimi giri, il finlandese ha portato a casa un notevole ottavo posto che porta l'Alfa Romeo in top 10 per la quarta volta nel 2021. In precedenza, due decimi posti di Raikkonen, uno di Giovinazzi. Ed ora, se guardiamo alle pure statistiche, dei 7 punti Alfa Romeo, 6 sono del "vecchietto" Kimi, soltanto 1 del nostro Antonio, sempre più a rischio per il prossimo anno.

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Mercoledì 29 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 03-10-2021 13:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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