Un'immagine dello scorso anno del Rally Roma Capitale

Rally di Roma Capitale, dal 24 al 26 luglio il round d'apertura del Campionato Europeo FIA

di Franco Carmignani
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ROMA - Il Rally di Roma Capitale in programma il 24 -26 luglio avrà quest'anno un'importanza ancora più marcata rispetto alle edizioni precedenti.

Sarà la prima gara di rally a titolazione FIA dopo lo stop che perdura dallo scorso 13 marzo al termine del Rally del Messico. C'è dunque una grande attesa non solo per l'aspetto sportivo - l’evento capitolino, organizzato da Motorsport Italia, sarà round di apertura del Campionato Europeo Rally FIA European Rally Championship 2020 e del Campionato Italiano Rally 2020 – ma anche per verificare l'efficacia del protocollo messo a punto da Federazione e Istituzioni per la ripresa delle gare automobilistiche in Italia. Il rally è evidente ha problematiche diverse dalla pista, che come già succede in F1 può essere chiusa al pubblico, con tutti gli addetti ai lavori che molto professionalmete rispettano le misure anti Covid. Il rally è invece una corsa su strada in zone aperte e ha fatto la sua fortuna proprio grazie al contatto diretto con la gente, che per un po' di tempo dovrà seguirlo in televisione o in streaming. E' questo il motivo per il quale l'organizzatore ha dovuto rinunciare alla prova di Ostia e al Villaggio Rally che l'anno scorso avevano attirato circa trentacinquemila persone sul litorale romano. La gara, dopo la partenza da Cstel Sant'Angelo newl pomeriggio di venerdì e la passerella davanti al Colosseo si concentrerà attorno a Fiuggi, dove solo il personale tecnico-operativo potrà accedere a riordino, parco assistenza, media zone, direzione gara, partenza e arrivo. Nessuna zona pubblico è stata prevista sulle prove speciali.

“Per noi – sottolinea Max Rendina presidente di Motorsport Italia -la gara sarà a porte chiuse nel senso che nessuno spettatore potrà accedere a parco assistenza, riordino, parco chiuso, partenza e arrivo in quanto queste zone saranno ad accesso limitato con aree triage e serviranno dei pass per accedervi. Non abbiamo previsto aree pubblico in prova speciale, ma nessuno potrà vietare di andare in prova speciale, anche se sarebbe consigliabile non farlo. Quindi se qualche indisciplinato andrà a vedere la prova occorreranno mascherina e distanziamento sociale. Le coperture tv saranno importanti, quindi la gara sarà visibile diffusamente. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti per far sì che la gara possa regalare un grande spettacolo pur in un periodo così anomalo”.

Allo spettacolo penseranno i piloti e le vetture. L’elenco iscritti, conta su un numero davvero notevole di vetture R5 (42), e Rally4 (32) con tutti i migliori piloti d’Europa, che dovranno guardarsi dai big del campionato che l'anno passato li hanno messi in fila, da Giandomenico Basso, vincitore 2019, a Umberto Scandola, che pure figura nell'albo d'oro, ad Andrea Crugnola nuovo pilota della Citroen C5 con PSA Italia, per un ovvio rispetto ai lavoratori in cassa integrazione, che ha affidato vettura e programmi alla struttura privata FPF Sport di Fabrizio Fabbri.

Detto dei trenta iscritti all'associato Rally di Pico, che portano a centoventi il totale atteso venerdì a Castel Sant'Angelo, il clou è rappresentato dal Rally Stars Roma Capitale dedicato alle più potenti vetture WRC+. Quelle del mondiale, che partirà per primo e seguirà il medesimo percorso con il forte simpatico campione spagnolo Dani Sordo a collaudare le strade e la struttura di questa gara, che in un prossimo futuro potrebbe perché no, diventare appuntamento iridato.

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Lunedì 20 Luglio 2020 - Ultimo aggiornamento: 09:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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