Nella foto, Davide Brivio

Renault ha ufficializzato l'arrivo di Brivio: sarà il racing director del team Alpine F1

di Massimo Costa
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La Renault ha ufficializzato l'ingaggio di Davide Brivio per il ruolo di "Racing Director" del team Alpine F1, così si chiamerà a partire da quest'anno la squadra del costruttore francese. Oramai era divenuto un segreto di Pulcinella, tutti erano a conoscenza dell'arrivo del manager italiano, chiamato dal presidente e amministratore delegato di Renault, Luca De Meo, per rilevare Cyril Abiteboul, fino al 2020 team principal di Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon. Brivio arriva dalla MotoGP e nei giorni scorsi, precisamente il 7 gennaio, aveva salutato la Suzuki, la Casa giapponese che ha portato alla conquista del Mondiale con Joan Mir lo scorso anno.

Nel comunicato si specifica che Brivio sarà il Racing Director e riferirà direttamente a Laurent Rossi, nominato nei giorni scorsi da De Meo CEO della Alpine reparto motorsport e produzione. Si attende ora l'annuncio di Marcin Budkowski quale team principal della squadra. Sparisce da ogni ruolo in Alpine, e a quanto pare anche in Renault, Abiteboul, colui che ha diretto il team Renault fin dal suo ritorno in F1 avvenuto nel 2016. 

L'ormai ex responsabile del team F1, ha certamente fatto il possibile per cercare di riportare la Renault ai fasti di un tempo nel Mondiale, ma tirando le somme, il suo operato è stato insufficiente. Sia nella gestione dei piloti, confusionaria fin dagli inizi, basti pensare che ha sacrificato combattenti come Kevin Magnussen e Carlos Sainz, per non parlare di Nico Hulkenberg e dell'ingaggio dell'ormai 40enne Fernando Alonso che rappresenta un salto nel buio. Inoltre, Abiteboul ha mal gestito il rapporto con i clienti della Red Bull e della Toro Rosso, oggi Alpha Tauri, spesso conflittuale.

La Renault ha poi anche perso la McLaren, passata ai motori Mercedes da questa stagione, ed è l'unico costruttore presente in F1 che non fornirà una seconda squadra a parte... se stessa con relativa perdita di entrate economiche importanti. De Meo deve aver fatto due conti e compreso che serviva una rivoluzione in seno al team e non ha perso tempo. Sarà Brivio la carta vincente? Solo il tempo potrà dirlo, ma di certo, vedendo come il manager italiano ha portato la Suzuki dal nulla al tetto del mondo della MotoGP in pochissimi anni, qualche speranza De Meo la deve coltivare.

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Domenica 17 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 20-01-2021 08:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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