I nuovi bolidi ibridi di Toyota,Hyundai e Ford per la stagione 2022

Riparte il WRC, il primo a trazione ibrida e con carburanti non fossili. Di nuovo al via le leggende Loeb e Ogier

di Mattia Eccheli
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MONACO – Il mondiale di rally, il Wrc (World Rally Cahmpionship) riparte da Monte-Carlo e, per la prima volta nella storia, sarà ibrido, almeno per le vetture impegnate nella classe regina, il Rally1. Ossia la debuttante Ford Puma (che subentra alla Fiesta) e le nuove declinazioni della Toyota Yaris, adesso Gr Yaris, e della Hyundai i20 N, che prende il posto della coupé. La potenza di sistema delle nuove vetture passa da 380 a 514 cavalli per effetto dell'adozione dell'unità elettrica da 100 kW abbinata alla batteria da 3,9 KW. Il pacchetto da 84 chilogrammi fornito dalla Compact Dynamics, una controllata della tedesca Schaeffler, che include anche l'accumulatore dell'austriaca Kreisel Electric, verrà impiegato per tre stagioni. Per ridurre le emissioni di Co2, tutte le vetture saranno alimentate da carburanti non fossili, ossia una combinazione di soluzioni sintetiche e bio di origine organica senza l'impiego di prodotti alimentari.

In serata sono in programma i primi due dei 17 stage (quasi 40 chilometri dei 296 previsti) su cui è articolato il Rallye Monte-Carlo, dal 2003 dominato dai piloti francesi: solo in tre occasioni al termine della gara non è stata intonata “La marsigliese”. Entrambi i grandi protagonisti transalpini della stagione d'oro della specialità sono al via. Sébastien Loeb, reduce dal secondo posto alla Dakar, è stato ingaggiato dalla M-Sport e sarà al volante della Ford Puma affiancato dalla 51enne navigatrice Isabella Galmiche, mentre Sébastien Ogier, il campione in carica, gareggerà ancora con la Toyota, ma condividerà l'abitacolo con Banjamin Veillas. Per entrambi, che hanno vinto 17 degli ultimi 18 titoli iridati (9 Loeb e 8 Ogier: l'estone Ott Tänak si era imposto nel 2019), l'impegno in questa stagione sarà a “scartamento ridotto”. Non è ancora chiaro quante gare disputeranno Loeb e Ogier con le rispettive auto.

La scuderia giapponese, che nel 2021 si era aggiudicata anche il titolo Marche, schiera Elfyn Evans e il confermato Kalle Rovanperä, oltre che il giapponese Katsuta Takamoto. Jari-Matti Latvala, il numero uno della squadra, avrà il delicato compito di fra crescere in fretta l'erede di Ogier. Anche Esapekka Lappi fa parte del Toyota Gazoo Racing, ma il suo debutto non avverrà in Costa Azzurra. Oltre a proseguire con Gus Greensmith e Adrien Fourmaux (che ha lavorato molto allo sviluppo della nuova macchina dell'Ovale Blu), la britannica M-Sport ha messo sotto contratto anche Craig Breen, che nelle ultime tre stagioni ha corso per la Hyundai (tre secondi e un terzo posto). 

La Hyundai, che ha chiuso la collaborazione con il manager italiano Andrea Adamo, esordirà nel Principato con i “soliti” Thierry Neuville e Tänak, sempre affiancati da Martin Wydaeghe e Martin Järveoja, e punterà sul poco più che ventenne Oliver Solberg, rampollo di una dinastia di piloti. Lo scorso anno, nella gara finale di Monza, ha conquistato il suo miglior risultato finora nella classe regina: quinto assoluto. Il padre, Petter, nel 2003 era stato l'ultimo scandinavo ad aggiudicarsi il titolo mondiale di rally. Lo spagnolo Dani Sordo disputerà altre gare. Quella di domani è la giornata più impegnativa delle quattro con 6 cronometrate e quasi 98 chilometri contro il tempo.

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Venerdì 21 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 09:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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