La BMW V12 LMR che ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 1999

Il ruggito BMW in pista aumenta: torna a Le Mans e debutta in Formula E

di Nicola Desiderio
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PARIGI - Per consumare e inquinare meno bisogna accelerare, anzi correre perché anche attraverso le competizioni si migliora l’efficienza delle automobili. Lo sanno anche alla Bayerische Motor Werke, meglio conosciuta come BMW, che ha deciso di rientrare nelle corse di durata, 24 Ore di Le Mans compresa, e di mettere un piede nella Formula E. Due mosse pienamente coerenti per il costruttore tedesco che, dopo l’abbandono della Formula 1 nel 2009, aveva deciso di concentrarsi sulle categorie basate sulle vetture derivate dalle serie e che contemplano la sostenibilità, un concetto che porta dritto al futuro della mobilità con prodotti di serie in grado di ridurre consumi e impatto ambientale aumentando le prestazioni.

Un’equazione che BMW persegue da anni con la filosofia Efficient Dynamics, ma che fino a pochi anni fa sembrava impossibile applicare al mondo delle corse. Il WEC (World Endurance Championship) e la Formula E hanno però dimostrato che i tempi sono maturi e che le competizioni che mettono al centro l’efficienza possono guadagnare un grande seguito scaldando il cuore degli appassionati, testare nuove tecnologie e, allo stesso tempo, prepararne l’accettazione presso il grande pubblico. Non a caso, la BMW non rientrerà nella categoria regina LMP1, ma nella GTE, quella riservata alle vetture di serie. La casa tedesca ha già vinto la 24 Ore di Le Mans nel 1999 con la V12 LMR guidata dal terzetto Dalmas/Martini/Winkelhock, ma già nel 1996 la McLaren F1 GTR aveva trionfato in Francia grazie allo stesso V12 tedesco mentre l’ultima partecipazione risale al 2011 quando una M3 GT2 salì sul podio tra le GT con un terzetto nel quale c’era anche Dirk Müller, il pilota tedesco che ha portato la Ford GT numero 68 sotto la bandiera a scacchi lo scorso 18 giugno. BMW correrà nel WEC con l’insegna M Sport ed un’auto inedita: c’è chi dice che sarà la M6 di prossima generazione, chi la sportiva che i bavaresi stanno sviluppando con Toyota.

Ad attenderla con ansia ci sono Aston Martin, Corvette, Ferrari, Ford e Porsche. Non da meno sarà il parterre che si sta preparando per le prossime stagioni della Formula E, il campionato di monoposto elettriche che sta guadagnando rapidamente consensi e dove la BMW è già presente da un paio d’anni con le proprie i3 in veste di auto mediche e con la i8 come safety car. Audi, DS, Jaguar, Renault più Mahindra e Faraday Future sono i costruttori già presenti ufficialmente ai quali si aggiungerà anche la rivale di sempre Mercedes dal 2018, anno nel quale la BMW, dopo due stagioni di apprendistato con il team di Michael Andretti, dovrebbe entrare con tutte e due le scarpe in un campionato che potrebbe accogliere presto altre illustri insegne: si fanno insistentemente i nomi di Nissan, Volvo e anche di Tesla.

 

 

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Sabato 22 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 17-11-2016 14:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA