La Red Bull di Verstappen

Test a Sakhir, 1° giorno finale: la Red Bull si conferma al vertice, sorprende l'Aston Martin, la Ferrari non entusiasma

di Massimo Costa
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Sul tracciato di Sakhir, anche nella sessione pomeridiana non è affatto cambiata la musica. A chiudere al comando la prima giornata di test pre-stagionali, è stata la Red Bull di Max Verstappen. Dimostrazione di forza per il campione del mondo, l’unico pilota a girare in entrambe le sessioni, che ha inanellato ben 157 giri (quasi la distanza di tre GP) senza riscontrare particolari problemi. L’olandese ha inoltre ritoccato il miglior crono fatto registrare in mattinata, siglando 1’32”837 sempre con le Pirelli C3. La nuova RB19, pur evolvendo i concetti cardine della RB18, è apparsa subito la vettura più performante e affidabile del lotto mantenendo un buon margine cronometrico sulla concorrenza.

La pista più gommata e le temperature più fresche hanno fatto ulteriormente scendere i tempi sul giro. Ne è una dimostrazione il secondo crono di Fernando Alonso (nella foto sotto). Lo spagnolo ha inaugurato la sua nuova avventura in Aston Martin siglando un 1’32”866, appena 29 millesimi più lento di Verstappen. Ma l’avvio di Alonso è stato tutt’altro che facile: nel ripartire dopo la prima prova di pit-stop, lo spagnolo ha danneggiato il fondo piatto della sua AMR23 trascinando un carrello sollevatore. Costretto ad una sosta supplementare, Alonso è rientrato in pista dopo un’ora e mezza iniziando subito a prendere le misure della monoposto inglese. Infine, la zampata vincente arrivata grazie alle Pirelli C3.

Sebbene sia ancora la prima giornata di test, la AMR23 nelle mani dello spagnolo potrà regalare sicuramente qualche bella soddisfazione in casa Aston Martin. Invece, l’infortunio di Lance Stroll si è rivelato più grave del previsto. Pare che il pilota canadese, a seguito di una caduta dalla bici, si sia fratturato il polso. Operato in Spagna, ci sono forti dubbi che Stroll riesca a recuperare in tempo per il GP del Bahrain della prossima settimana. Ragion per cui, con ogni probabilità, vedremo Felipe Drugovich in azione anche nelle prossime giornate di test e forse nel primo GP stagionale del 5 marzo.

Pomeriggio decisamente più travagliato per la Ferrari. Charles Leclerc  ha rilevato il volante da Carlos Sainz percorrendo 64 giri. Il monegasco però, ha riscontrato subito problemi di assetto sulla SF-23 particolarmente nervosa al retrotreno. I nuovi pneumatici anteriori, introdotti quest’anno dalla Pirelli, hanno modificato l’equilibrio complessivo della monoposto facendo ripresentare il fenomeno del porpoising. In Ferrari hanno quindi lavorato sull’assetto base della SF-23, spostando leggermente più in avanti il baricentro al fine di ristabilire il bilanciamento.

Non solo, la SF-23 ha riscontrato problemi anche al flap del DRS dell’alettone posteriore costringendo Leclerc ad una lunga sosta. Rientrato in pista, il ferrarista si è focalizzato sui long run con le Pirelli C3, segnando tempi relativamente alti (oscillando fra un 1’35”8 e un 1’37”0). Leclerc ha chiuso la sua prima giornata con un tempo di 1’33”267, siglato con le C3, che gli è valso il quarto crono alle spalle di Sainz per soli 14 millesimi. Il distacco di 4 decimi che pagano le rosse dalla Red Bull però non deve far scattare nessun campanello d’allarme, è decisamente troppo prematuro giungere a conclusioni affrettate.

Una lunga permanenza ai box ha rallentato la prima giornata di Lando Norris. Dopo aver completato solamente 5 giri, l’inglese è rientrato mestamente in garage dove gli uomini McLaren hanno cercato di riparare i deflettori posti sugli pneumatici anteriori. A 2 ore dal calare della bandiera a scacchi, l’inglese è ritornato in azione inanellando 40 giri con miglior crono in 1’33”503. Complice anche il diciottesimo tempo di Oscar Piastri, la McLaren pare fra le squadre più in difficoltà.

Sebbene sia trascorsa solamente la prima giornata di test, in Mercedes sono apparsi i primi sorrisi. La W14 sembra nata decisamente meglio rispetto alla monoposto della scorsa stagione. Oltre a ridurre il fenomeno del porpoising la vettura sembra anche più bilanciata, ne è una prova il sesto crono ottenuto da Lewis Hamilton in 1’33”508. Cambiata l’ala anteriore e rivisto l’assetto, l’inglese nell’ultima ora ha poi messo in mostra un ritmo decisamente costante nel passo gara, effettuato con le gomme di mescola C1, oscillando fra un 1’36”1 e 1’36”7.

Se la base di partenza è valida, finora la velocità di punta della Mercedes è apparsa leggermente inferiore rispetto alla concorrenza: 321 km/h segnati da George Russel, 316 km/h da Hamilton, contro i 326 km/h di Verstappen. Ancora troppo presto per dire se a Brackley hanno optato per una monoposto con maggior carico aerodinamico, o se semplicemente non si è cercata ancora la prestazione (teoria più che valida).

Se Alexander Albon ha mantenuto il settimo crono in virtù di una più performante Pirelli C5 (si parla di un delta di tempo fra C3 e C5 di circa 7 decimi), a sorprendere è stata la top 10 del debuttante Logan Sargeant. L’americano della Williams con le C3 è riuscito a stampare un interessante 1’34”324. Dodicesimo crono per Valtteri Bottas. In Sauber hanno preferito concentrarsi principalmente sul set-up della C34 e sul passo gara piuttosto che cercare la prestazione pura.

Dopo il positivo debutto nel GP di Monza con la Williams, Nyck De Vries ha portato l’Alpha Tauri al tredicesimo posto. Il crono, ottenuto con le Pirelli C3 Proto, ha permesso all’olandese di mettersi dietro il suo compagno di squadra Yuki Tsunoda. Seppur decisamente più veloce della precedente monoposto, l’Alpha Tauri si è mostrata ancora troppo scivolosa nelle curve lente.

Lavoro diametralmente opposto quello svolto in casa Alpine. Esteban Ocon ha girato in pista utilizzando dapprima le C1 e le C2, fra le mescole più dure portate dalla Pirelli, per poi montare le C3. Così come fatto in mattinata da Pierre Gasly, il team francese si è focalizzato principalmente sui long run cercando di trovare il giusto assetto della A523. Poi, con le Pirelli più performanti, Ocon ha siglato 1’34”888 ottenendo solamente il diciassettesimo posto. Fanalino di coda Kevin Magnussen costretto ai box per parecchio tempo a causa di problemi tecnici riscontrare sulla Haas VF-23.

Giovedì 23 febbraio 2023, 1° giorno finale

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'32"837 - 157 giri - gomme C3
2 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'32"866 - 60 - C3
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'33"253 - 72 - C3
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'33"267 - 64 - C3
5 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'33"462 - 40 - C3
6 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'33"508 - 83 - C3
7 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'33"671 - 74 - C5
8 - Guan Yu Zhou (Sauber Alfa Romeo-Ferrari) - 1'33"723 - 67 - C3
9 - George Russell (Mercedes) - 1'34"174 - 69 - C3
10 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1'34"324 - C3
11 - Nico Hülkenberg (Haas-Ferrari) - 1'34"424 - 51 - C3
12 - Valtteri Bottas (Sauber Alfa Romeo-Ferrari) - 1'34"558 - 71 - C3
13 - Nyck De Vries (Alpha Tauri-Honda) - 1'34"559 - 85 - C3
14 - Felipe Drugovich (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"564 - 40 - C3
15 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'34"671 - 46 - C3
16 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'34"822 - 60 - C3
17 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'34"871 - 53 - C3
18 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'34"888 - 52 - C3
19 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'35"087 - 57 - C3

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Giovedì 23 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 20:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA