La Toyota Hilux di Al-Attiyah che ha vinto anche la quarta tappa della Dakar 2021

Toyota cala il poker: Al-Attiyah vince ancora, ma la Mini di Peterhansel lo tallona. Colpo di Barreda tra le moto

di Franco Carmignani
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RIYADH - Da Wadi Ad-Dawasir, oggi i concorrenti della Dakar 2021 si sono diretti verso Riyadh per una tappa di 813 km, la più lunga dell'edizione 2021 con 337 km di prova speciale, ma sostanzialmente meno complicata come navigazione. In effetti non ci sono stati distacchi pesanti. Ha vinto ancora Nasser Al-Attiyah con il pick up del Toyota Gazoo Racing sudafricano per la terza volta consecutiva primo al traguardo, favorito dalla profonda conoscenza di questi terreni, ma Stéphane Peterhansel con il buggy MINI John Cooper Works diesel 2 ruote motrici di X-Drive, una vera “cavalletta” del deserto! non molla. Il recordman della Dakar è arrivato a soli 11” dal Principe del Qatar, dando l’impressione di controllare la situazione. “Peter” è primo nella generale con 4’58” di vantaggio sul rivale, mentre Carlos Sainz con l’altra MINI di punta, dopo che ieri ha perso 31 minuti per un errore di navigazione  è ora terzo a 36 minuti dal primato.

"Non ci stiamo marcando l'un l'altro, è solo un attacco a tutta manetta dopo l'altro, e alla fine abbiamo finito nello stesso tempo! A parte un piccolo errore di navigazione vicino al traguardo, non credo di poter attaccare molto di più – ha detto Peterhansel-  Per rimanere in concentrati, dobbiamo andare a tutto gas. Fin qui tutto bene, visto che non facciamo troppi errori. Ai vecchi tempi, il 50% dei contendenti sarebbe stato messo al tappeto per la gara da errori o problemi tecnici”

Sébastien Loeb sembra aver trovato il bandolo della matassa con il nuovo Hunter realizzato dalla Prodrive per il Barhain Racing Xtreme. Quarto a Riyadh, “Super Seb” è quarto anche nella generale, dove prece di 30” il “rookie” sudafricano Henk Lategan, compagno di squadra di Al-Attiyah, che è un po’ la rivelazione della Dakar 2021. Proprio Al Attiyah rende merito al sudafricano:  "Non è stata una tappa facile. Abbiamo perso un minuto per un errore, ma non siamo stati gli unici e siamo tornati rapidamente in pista. Aprire un varco è difficile, ma oggi è stato bello avere il mio compagno di squadra Henk Lategan alle mie spalle. E' proprio quello che mi serve, un pilota veloce che mi possa aiutare". Perde invece posizioni il francese  Mathieu Serradori l’SRT che oggi ha beccato 25 minuti.

Fluida è anche la situazione tra le moto dove Joan Barreda ha conquistato la sua seconda vittoria di tappa quest'anno. Il biker dell'HRC è partito al 30° posto, ha preso il comando al primo controllo e non si è mai guardato indietro. "E' stata un'altra buona tappa – spiega il pilota spagnolo -  Sono partito molto indietro per via del mio risultato di ieri, ma è così che funziona in questa Dakar, o sei davanti o sei indietro. Dobbiamo continuare così. Finora ho usato tre pneumatici. Credo che quella che ho usato oggi sia abbastanza consumata, ma avrei dovuto usarla per tre giorni, quindi non è una grande notizia. Ma vedremo cosa potremo fare nei prossimi giorni".

Ross Branch è arrivato con sei minuti di ritardo su Barreda e pochi secondi di vantaggio sul debuttante Daniel Sanders e sull'Husqvarna di Luciano Benavides. Xavier De Soultrait in sella alla Husqvarna  dell’ HT Rally Raid Racing ha conquistato il quinto posto nella speciale ed è  passato in testa alla classifica generale. Il francese ha un minimo margine di 15 secondi su Joan Barreda, che fin dalla prima tappa ha alternato vittorie con Toby Price. L'australiano ha perso quasi un quarto d'ora dopo aver aperto la strada oggi ed è ora sette minuti dietro a De Soultrait nella classifica generale.

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Mercoledì 6 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 08-01-2021 10:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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