La Toyota TS050 di Fernando alonso vincitrice e poi squalificata alla 6 ore di Silverstone

Toyota domina alla 6 Ore di Silverstone poi viene squalificata, sfuma ai controlli la 3^ vittoria di Alonso

di Nicola Desiderio
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SILVERSTONE - La Toyota taglia ancora per la prima volta il traguardo, ma i giudici la squalificano dopo i controlli. Alla 6 Ore di Silverstone, terzo appuntamento della stagione WEC, Fernando Alonso si era aggiudicato la terza vittoria insieme ai suoi compagni di squadra Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima al volante della Toyota TS050. Dopo la verifica alla fine della gara, i commissari hanno però verificato un’anomalia analoga in entrambe le vetture: una flessibilità eccessiva dello scalino del fondo che ne ha causato un consumo anomalo e hanno decretato la loro squalifica. La casa giapponese si è difesa adducendo il problema ai cordoli, ma la direzione di gara ha risposto che il gradino deve resistere alle sollecitazioni che si trovano in gara. La Toyota ha comunque inoltrato ricorso e vedremo se la FIA rivedrà la decisione dei giudici britannici.

Un dominio senza storie. Il dominio delle Toyota era apparso comunque schiacciante sin dalle qualifiche, ma a dominarle era stata la vetture numero 7 di Conway-Lopez-Kobayashi con il secondo sugli scudi, unico a fissare il cronometro sotto l’1’37” con un 1’36”895 che metteva a 4 decimi il responso di Nakajima ad oltre 2 secondi la BR1 della SMP Racing guidata da Jenson Button. Ed in effetti è stato il trio anglo-argentino-nipponico a menare le danze per quasi tutta la gara prima di cedere il passo alla vettura gemella in nome – ancora una volta – della ragion di stato rappresentata non solo dal costruttore, ma anche di una categoria che è alla ricerca di una nuova identità e di nuovi motivi di interesse dopo l’abbandono in rapida successione di Audi e Porsche nella classe regina. La TS050 aveva preceduto di 19 secondi la gemella e di ben 4 giri la Rebellion di Beche-Laurent-Menezes che è dunque la vincitrice ufficiale della gara facendo doppietta con la sorella di Jani-Lotterer.

Spettacolare vittoria per Ferrari tra le GTE. Tra le LMP2 invece la gara non ha avuto storia: le Oreca della Jackie Chan DC Racing hanno fatto da battistrada sia nelle prove sia in gara che si è ridotta ad una gara a due con un distacco minimo (meno di 2 secondi) visto che l’Alpine di Negrao è arrivata a 2 giri dalle battistrada di classe. Spettacolare invece la gara tra le GTE con l’affermazione insperata della Ferrari 488 di Calado-Pier Guidi di fronte alla Porsche 911 di Bruni-Lietz. Anche la macchina tedesca tuttavia è incorsa nella tagliola dei giudici per altezza da terra non regolamentare regalando il proprio secondo posto a Priaulx-Tincknell sulla Ford GT che aveva conquistato il miglior tempo nelle qualifiche di fronte alle Aston Martin rivitalizzate da un BoP (Balance of Performance) favorevole. Al contrario, il BoP assegnato alle Ferrari rimane davvero penalizzante e questo dà ulteriore valore ad una vittoria, bella quanto meritata.

Appuntamento per ottobre al Fuji. Alonso, Buemi e Nakajima continuano comunque a guidare la classifica piloti, così come la Toyota in quella Costruttori nella LMP1 e anche la Porsche che, nonostante la squalifica della vettura ufficiale di Gian Maria Bruni, comanda ancora con 117 punti la graduatoria dei costruttori nella GTE-Pro. Prossimo appuntamento per il 14 ottobre e la 6 Ore di Fuji dove la Toyota non vorrà certo mancare la vittoria evitando ogni tipo di sorpresa, soprattutto perché si tratta del circuito di suo proprietà.

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Martedì 21 Agosto 2018 - Ultimo aggiornamento: 22-08-2018 10:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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