Nella foto, Antonio Giovinazzi

Troppo alta la richiesta economica per vendere il team Sauber e Andretti alza bandiera bianca

di Massimo Costa
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In Formula 1 non ci sarà un altro team di proprietà americana dopo quello di Gene Haas. La trattativa che Michael Andretti stava portando avanti per acquisire il team Sauber Alfa Romeo, si è arenata. Tra le parti è mancato l'accordo a livello economico in quanto Finn Rausing, lo svedese miliardario che ha lanciato nel mondo l'azienda Tetra Pak e che aveva rilevato attraverso il fondo Longbow Finance la Sauber portando nel team il connazionale Marcus Ericsson (ora in Indycar), ha messo sul piatto una richiesta ritenuta troppo elevata. L'incontro finale si è tenuto lo scorso fine settimana ad Austin, in occasione del GP degli USA e per molti la cosa sembrava praticamente fatta per una cifra di 350 milioni di euro. Ma in realtà, Rausing/Longbow avevano preteso una garanzia bancaria di 250 milioni per garantire serenità alla squadra in caso di difficoltà future. Andretti avrebbe quindi dovuto investire fin da subito 600 milioni di euro e a quel punto ha alzato bandiera bianca. Decisamente una richiesta, quella della proprietà della Sauber, troppo elevata per una squadra che non è competitiva da un paio di anni e non naviga in acque tranquille dal punto di vista economico.

Con questo nulla di fatto, quindi, nulla cambia nell'assetto Sauber. A livello finanziario, fra budget cap e accordo già rinnovato con il gruppo Stellantis per l'utilizzo del marchio Alfa Romeo (sponsorizzazione però notevolmente diminuita), la situazione rimane complicata per la perdita dello sponsor di Kimi Raikkonen e di quello di Robert Kubica, che a fine anno lasceranno la Sauber. Inoltre, vi è il mancato incasso dell'ottava posizione nella classifica costruttori in quanto il team occupa la nona piazza senza possibilità di raggiungere l'ottava come lo scorso anno, una perdita secca di 8 milioni. Per questo motivo, il team principal Frederic Vasseur aveva puntato gli occhi su Guan Yu Zhou per rimpiazzare Antonio Giovinazzi. Il cinese porterebbe in dote una bella quantità di sponsor in grado di garantire, si dice, trenta milioni. La prima guida per il 2022, ricordiamo, sarà Valtteri Bottas, lasciato libero dalla Mercedes per George Russell La speranza è che possa essere confermato il nostro Antonio Giovinazzi, ma il brusco ordine via radio impartito all'italiano nella gara di Austin ("non discutere, cedi la posizione") dopo un duello rusticano con Fernando Alonso, è apparso a molti un segnale poco confortante, nonostante le buone prestazioni. 

Dunque, Michael Andretti dovrebbe rinviare l'ingresso della sua struttura in F1, dopo la breve parentesi da pilota McLaren nel 1993: Andretti Autosport al momento è comunque un "colosso" già presente in IndyCar, Formula E, nel campionato IMSA e nel Supercars australiano. Il prossimo anno entrerà intanto in Extreme E, la serie per SUV elettrici.

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Mercoledì 27 Ottobre 2021 - Ultimo aggiornamento: 09-11-2021 13:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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