Max Verstappen

Verstappen accuse alla Ferrari. Binotto: «Parole sgradevoli», Leclerc: «Spero scherzi»

di Massimo Costa
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MEXICO CITY - Sabato, Matteo Binotto aveva dovuto rispondere alle insinuazioni di Helmut Marko del team Red Bull, che aveva parlato di curva di potenza delle power unit Ferrari da analizzare e controllare, lasciando intendere che non erano in linea con i regolamenti: "Sono voci che danno fastidio perché in passato per reagire a chi aveva più potenza ci siamo messi a lavorare di più, non li abbiamo accusati di barare. Altre squadre al momento sono più veloci di noi in curva, ma non le incolpiamo, sarebbe meglio si concentrassero sul migliorare la loro auto. Siamo tranquilli, la FIA ci controlla in ogni singola gara, speriamo a questo punto chiariscano a tutti che ciò che abbiamo è legale". Binotto aveva poi invitato la FIA a intervenire.

La Federazione lo ha fatto ed ha inviato una direttiva tecnica che ha specificato il funzionamento del filtraggio del segnale che misura a intervalli ben precisi il flusso di benzina. La Red Bull aveva chiesto alla FIA se fossero legali sistemi che rispettassero il regolamento nei punti di misurazione, fornendo un flusso di carburante più elevato, e quindi prestazioni migliori. Nikolas Tombazis della FIA ha risposto che questa soluzione non è legale. Dai controlli, la FIA non ha mai rilevato nulla di irregolare sulla Ferrari.
 
Poi, ci ha pensato Max Verstappen, ancora in modalità bullo da Città del Messico, ma forse in questo caso sarebbe meglio dire in modalità clown (senza offese per la categoria), o di ragazzo che come spesso gli capita parla senza sapere quel che dice. Atteggiamento piuttosto grave per un personaggio che ha tagliato il traguardo dei 100 Gran Premi. Ma cosa ha detto Verstappen? Dopo aver dato dello stupido a Lewis Hamilton giovedì, al termine dela gara che lo ha visto concludere al terzo posto, l'olandese si è preso il lusso di attaccare la Ferrari, reduce da una prestazione assai deludente: “Questo è ciò che succede quando non bari più. Non ne sono affatto sorpreso dopo quello che è venuto fuori. Questo spiega tutto”. Tale grave dichiarazione è stata rilasciato alla televisione del suo Paese, Ziggo. Parole inaccettabili e che seguono evidentemente ciò che si pensa in casa Red Bull, dove si tende sempre a criticare o offendere i rivali.

Charles Leclerc informato di quanto detto dal collega Verstappen, ha risposto a Motorsport: “Penso che sia uno scherzo, davvero. Max non è nella nostra squadra, non sa nulla di noi, mi chiedo perché parli. Sappiamo esattamente ciò che stiamo facendo”.

E' quindi intervenuto nuovamente Binotto : “Ad Austin ho dovuto ascoltare cose non corrette nei nostri confronti riguardo una direttiva tecnica e ad un presunto impatto che avrebbe avuto sulla prestazioni delle nostre vetture. Ho sentito dei commenti a fine gara, che ritengo essere molto deludenti. In qualifica siamo stati molto vicini alla conquista della pole, credo che Vettel avrebbe potuto ottenerla ma è stato un po' cauto in una curva. Charles, come sapete, ha avuto un problema nel terzo turno libero e abbiamo dovuto montare una power unit precedente".

"Complessivamente, guardando le sue prestazioni in Q3, senza il problema verificatosi sono abbastanza sicuro che anche Charles avesse il potenziale per puntare alla pole, quindi non vedo dove sia il problema. Analizzando la gara, il nostro problema non è stata la velocità in rettilineo, ma problemi di aderenza soprattutto nel primo stint con entrambi i piloti. Non posso che sottolineare come questo tipo di commenti siano completamente sbagliati, non va bene per lo sport, e credo che tutti dovrebbero essere un po' più cauti”.

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Mercoledì 6 Novembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 08-11-2019 12:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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