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SPA FRANCORCHAMP - Nel fine settimana senza Formula 1,c’è un’altra Ferrari che vince ed è quella che ha conquistato una magnifica doppietta con le due 488 del team AF Corse alla 6 Ore di Francorchamps nella categoria GTE-Pro, seconda gara del WEC che ha visto la vittoria assoluta della Toyota.
Una questione di famiglia. Ad aggiudicarsi il derby tra le due Rosse è stata la coppia formata da Davide Rigon e il britannico Sam Bird al volante della 488 con il numero 71, la quale si è imposta sulla numero 51, condotta dallo statunitense James Calado e dall’italiano Alessandro Pier Guidi. Il duo italo-inglese ha confermato la supremazia già espressa con la pole position conquistata di fronte alle due Ford GT del team Chip Ganassi Racing UK, la numero 66 di Mücke-Pla-Johnson e la numero 67 di Priaulx-Tinknell-Derani, capaci però di mettersi di mettersi di fronte all’altra 488 sulla griglia di partenza, ma tutte e 4 racchiuse in mezzo secondo.
Ci si aspettava dunque un duello serrato tra le auto italiane e le americane. In realtà il confronto, per quanto acerrimo, è durato 42 minuti quando Calado, con un vero e proprio sorpasso capolavoro, ha infilato entrambe le Ford GT. Da quel momento in poi, le auto di Maranello hanno impresso un ritmo impossibile e solo l’americana con il numero 66 ha provato a resistere, ma si è dovuta presto arrendere mentre l’altra ha cominciato a mostrare qualche problema elettrico che l’ha persino fermata momentaneamente prima della spettacolare variante della Eau Rouge.
Porsche ed Aston, dove eravate? Non pervenute né le Porsche 911 né le Aston Martin Vantage. Tra le tedesche, solo la numero 91 di Lietz-Makowiecky ha tenuto duro, ma non ha potuto far altro che limitare a 1'845 secondi il distacco in prova, ma in gara si è beccata ben 2 giri. Ancora peggio sono andate le GT britanniche. La migliore – o la meno peggiore – è stata la numero 97 di Adam-Serra-Turner arrivata a 3 giri dalle Ferrari mentre la numero 98 di Dalla Lama-Lamy-Lauda si è imposta della classe GTE-Am davanti alla Porsche 911 numero 77 del team Proton e condotta dal trio composto da Ried, Dienst e dal promettente italiano Matteo Cairoli.
Le due Ferrari insomma hanno potuto fare gara a sé, dapprima lottando l’una con l’altra e poi procedendo a breve distanza come due ciclisti in fuga. Solo verso la fine della seconda ora la numero 71 ha cominciato a mostrare intenzioni bellicose verso l’altra culminate anche in un contatto che rischiava di farle fare un clamoroso quanto insensato harakiri.
Ci è mancato davvero poco… Dopo questo confronto al calor bianco, le cose sono rimaste tranquille fino ad un’ora e mezza dalla fine allorquando Bird è riuscito a passare Pier Guidi. Quest’ultimo però non mollava tenendosi a breve distanza dalla 488 numero 71. Si è deciso tutto a 47 minuti dalle 6 ore quando entrambe le vetture hanno deciso di rientrare i box. La numero 51 è rimasta ferma per 10 secondi in più e ha rinunciato ad attaccare l’altra gemella.
La Ferrari, oltre a mostrare un’evidente superiorità nelle prestazioni sul giro, hanno avuto dalla loro anche una perfetta gestione dai box soprattutto quando il muretto, con la corsa rallentata a 80 km/h per recuperare una LMP2 insabbiata contro le barriere della curva 5, ha fatto rientrare entrambe le vetture rifornendole di benzina e gomme fresche, fondamentali per allontanare qualsiasi tentativo di recupero da parte degli avversari. Resta da capire se la loro sia stata tattica in vista delle 24 Ore di Le Mans o se le 488 siano effettivamente così forti da ammazzare in partenza la corsa più importante dell’anno.
Ferrari prima, ma l’obiettivo è Le Mans. Grazie a questa doppietta, la Ferrari conquista la vetta provvisoria nella classifica dei Costruttori nel WEC mentre sia Rigon-Bird sia Calado-Pier Guidi si portano a 36 punti nella classifica degli equipaggi, a soli 2 punti dalla Ford di Priaulx-Tincknell-Derani che in Belgio è rimasta ai piedi del podio, ma aveva vinto la prima di campionato a Silverstone. L’appuntamento per tutti è per il 17 e 18 giugno a Le Mans dove le GTE-Pro saranno 13, con l’ingresso della terza Ferrari del Team Risi delle due Corvette e soprattutto delle altre due Ford GT “americane” che corrono negli USA nel campionato IMSA. E, come se non bastasse, le GT-AM saranno addirittura 16!