La 499P che ha dominato sia la 1.812 km di Losail che vinto la gara di casa a Imola

WEC, Ferrari e Toyota le più penalizzate dal nuovo BoP per la 6 Ore di Spa

di Michele Montesano
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SPA-FRANCORCHAMPS – Alla vigilia della 6 Ore di Spa, terzo appuntamento stagionale del FIA WEC, l’attenzione si concentra ancora una volta sul Balance of Performance (BoP), lo strumento con cui FIA e ACO cercano di livellare le prestazioni tra le Hypercar e le LMGT3. Come da tradizione, la tappa belga, che precede di poche settimane la 24 Ore di Le Mans, rappresenta un banco di prova cruciale per la maratona francese. In questo contesto, la revisione del BoP assume un significato ancora più rilevante, poiché potrebbe influenzare non solo il risultato a Spa ma anche, indirettamente, la griglia dei favoriti per Le Mans.

Ferrari, che con la 499P ha dominato sia la 1.812 km di Losail che vinto la gara di casa a Imola, si ritrova ora a dover gestire una significativa riduzione di potenza sulla sua LMH, con un taglio di 19 kW che porta il valore complessivo a 489 kW. Inoltre il peso della 499P è stato incrementato di 12 kg, arrivando a 1.057 kg, e l’energia per stint è stata fissata a 897 MJ. Tuttavia, a mitigare in parte questa penalizzazione arriva un incremento del power gain oltre i 250 km/h, che sale del 3,7%. Una dinamica simile coinvolge anche Toyota, che vedrà le sue GR010 Hybrid scendere a 480 kW di potenza, con un aumento di peso fino a 1.069 kg. Anche in questo caso il boost, superata la velocità di 250 km/h, aumenterà del 8,3%, ma complessivamente le modifiche si traducono in una netta riduzione del potenziale rispetto alle gare precedenti.

Più sfumata la situazione per le altre LMH. Peugeot, con le sue 9X8, mantiene invariati peso e potenza, ma subirà una riduzione del power gain (-3,7%) e un calo dell’energia disponibile per stint, che scende a 902 MJ. Al contrario, Aston Martin può gioire per l’alleggerimento della Valkyrie, unica vettura della categoria priva di sistema ibrido, che perde ben 16 kg sulla bilancia arrivando, così, a 1.035 kg. Insieme all’aumento della potenza (520 kW) e dell’energia per stint (908 MJ), questo potrebbe rappresentare un primo segnale di competitività concreta per la Hypercar britannica.

Tra le LMDh, le variazioni sembrano restituire un po’ di slancio a chi finora ha faticato. Porsche, in particolare, riceve un trattamento più favorevole rispetto a quanto visto a Losail e Imola: sebbene il peso salga leggermente a 1.055 kg e la potenza venga lievemente ritoccata a 494 kW, la 963 LMDh godrà di un incremento del power gain (+3,4%) e di una discreta energia per stint (905 MJ), condizioni che potrebbero riportare la Casa di Zuffenhausen in lotta per le posizioni di vertice. BMW, invece, viene frenata dopo l’ottimo risultato di Imola: le M Hybrid V8 peseranno ora 1.049 kg e disporranno di 503 kW, 10 in meno rispetto al round precedente. Tuttavia, il guadagno in velocità oltre i 250 km/h cresce (+1,2%), a compensare solo parzialmente le altre penalizzazioni.

Chi esce maggiormente ridimensionata da questo nuovo BoP è senza dubbio Alpine. Le A424, ancora in fase di crescita, pagano una combinazione di fattori: un aumento di peso, la riduzione dell’energia a 902 MJ e un importante calo del power gain (-4,4%). Unico segnale positivo, l’incremento minimo della potenza di 1 kW. Anche Cadillac dovrà fare i conti con una revisione al ribasso: 1.042 kg, potenza scesa a 501 kW e un’energia per stint di 906 MJ. Tuttavia, il guadagno di potenza a velocità superiori i 250 km/h resta buono (+3,8%), lasciando aperta la possibilità di buone prestazioni sul lungo rettilineo del Kemmel.

Per quanto riguarda la classe LMGT3, il BoP è intervenuto anche sulla massa delle vetture, confermando come l’equilibrio tra i costruttori sia ancora in fase di messa a punto. Le Corvette Z06 R restano le più pesanti con 1.370 kg, nonostante l’alleggerimento di 2 kg rispetto a Imola. Le BMW M4 GT3 Evo aumentano il proprio peso di ben 11 kg (ora a 1.346 kg), così come le McLaren 720S GT3 Evo che arrivano a 1.365 kg.

Anche le Ford Mustang GT3, nonostante siano le più leggere del gruppo, subiscono un incremento fino a 1.332 kg. In questo scenario, alcune vetture sembrano aver beneficiato di una revisione più favorevole. Tra queste troviamo le Aston Martin Vantage che hanno perso 10 kg arrivando, così, a 1.345 kg, mentre le Ferrari 296 GT3 si alleggeriscono di 7 kg (1.342 kg). Le Porsche 911 GT3 si confermano tra le più leggere tra le GT3, fermandosi a 1.335 kg.

In conclusione, la revisione del Balance of Performance in vista di Spa evidenzia ancora una volta la complessità dell’equilibrio tecnico nella massima serie Endurance. Penalizzare chi ha dominato e aiutare chi ha sofferto è il principio guida di questo sistema, ma resta da vedere se l’effetto sarà quello di livellare le prestazioni in pista o di alimentare nuove polemiche. Con Le Mans alle porte, ogni modifica assume un peso strategico. La 6 Ore delle Ardenne potrebbe rivelarsi meno una corsa alla vittoria e più una partita a scacchi con diversi team pronti a coprire le loro carte.

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venerdì 9 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 16:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA