Dopo primi 9 mesi Toyota è marchio estero numero 1 in Italia. La quota mercato è del 7,6%
Toyota investe 500 milioni di dollari nei taxi volanti di Joby Aviation
Toyota posticipa avvio produzione veicoli elettrici in Usa. Era prevista per inizio 2025
SILVERSTONE – Toyota ha vinto la prova inaugurale del FIA World Endurance Championship. Nella 6 Ore di Silverstone, dopo aver dominato prove e qualifiche, le vetture del Gazoo Team dovevano “solo” confermarsi nella gara e nel campionato orfano di Audi. In realtà, malgrado Porsche abbia mandato in pista le vetture con l'aerodinamica per la 24 Ore di Le Mans, la sola TS050 Hybrid giapponese arrivata al traguardo ha chiuso con poco più di 6 secondi di vantaggio sulla prima delle due auto tedesche.
Anthony Davidson, Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima hanno conquistato il successo con la vettura numero 8 dopo essere partiti in prima fila, ma dalla seconda posizione perché la pole era stata conquistata dal bolide con il 7, quello affidato a Mike Conway, Kamui Kobayashi (suo il tempo che ha assicurato alla squadra la prima piazza in partenza) e Josè Maria Lopez. L'affermazione è arrivata soprattutto grazie alla determinazione di Buemi e dopo che un acquazzone aveva mandato all'aria la strategia sulle gomme.
Lo svizzero che guida il campionato di Formula E è passato in testa ad un quarto d'ora dalla fine anche sfruttando un sofisticato programma che riduce il recupero dell'energia che gli ha consentito di abbattere lo svantaggio di 8 secondi che l'auto aveva dopo l'ultima sosta ai box: «Sapevo che sarebbe stata dura, ma non avrei pensato di dovermi trovare a recuperare otto secondi», ha commentato Buemi. Prima Kobayashi e poi Lopez avevano provveduto con largo anticipo a togliere dai giochi l'altra TS050, il secondo con un incidente. Alla fine la vettura ha accusato 38 giri di ritardo.
Porsche ha beneficiato degli errori di Toyota ed ha badato soprattutto a non lasciar capire quali siano le proprie potenzialità. In avvio di stagione, l'obiettivo è soprattutto mettere a punto le vetture per aggiudicarsi la gara simbolo dell'intera annata, quella del circuito de La Sarthe, che è la terza tappa. Poi comincia un altro campionato, come sempre.
Le due 919 Hybrid si sono rivelate veloci come le auto nipponiche equipaggiate con il pacchetto aerodinamico High Downforce, rimanendo competitive (una in particolare) fino alla fine. La piazza d'onore è stata conquistata Hartley Brendon, Timo Bernhard ed Earl Bamber, che avevano ottenuto il quarto tempo nelle qualifiche. Il podio è stato completato dall'equipaggio composto da André Lotterer, Neel Jani e Nick Tandy. Fra i piloti, naturalmente Buemi, Davidson e Nakajima sono in testa, ma fra i costruttori Porsche guida con 33 punti, contro i 26,5 di Toyota. Prossimo appuntamento il 6 maggio con la 6 ore di Spa-Francorchamps.